Bisogna, assolutamente, ricompattarsi: è questo il concetto che l’ex fantasista del Taranto, Gianluca Triuzzi, tiene a rimarcare a Blunote, partendo dall’esaminare quest’avvio stagionale: “Il Potenza è una squadra costruita per vincere il campionato ed è partito alla grande. Taranto e Cerignola possono ostacolarlo. Vedo, poi, come sorpresa del campionato l’Altamura del mio amico Panarelli che anche se non ha una squadra da primato farà grandi cose. Scommetto molto sulla formazione di Cazzarò che si rialzerà: in serie D il Taranto non c’entra niente e i ragazzi devono lottare. Sono costretti a cambiare rotta”.

IL TARANTO: “Non è facile giocare con questo clima: secondo un mio modesto parere, i calciatori non sono liberi mentalmente. Sono tutti calciatori importanti: i loro numeri parlano chiaro. E’ solo questione di tempo, perché nel calcio i valori escono sempre fuori: bisogna ricompattarsi”.

LA RIMONTA: “Non bisogna fare drammi: sono state giocate soltanto quattro partite e ne mancano ancora trenta. Si può risalire”.

L’AMBIENTE: “E’ dura lavorare con quest’atmosfera e con la società che non è in buone acque con tifosi e stampa. Poi ci si mette la tifoseria che non va al campo: i calciatori ne risentono. Con 10000 spettatori sarebbe stato tutto diverso. Nello stesso tempo capisco i supporters ionici che da anni vivono di delusioni. Con i risultati la gente tornerebbe allo stadio”.

COZZA: “Beh, tre partite per giudicarlo sono troppo poche: ho letto delle sue lamentele sul mercato e questa cosa non va bene. Adesso c’è Michele Cazzarò che è tarantino: allenerebbe il Taranto anche in Prima Categoria. Solo lui può sapere quello che prova…”.

TARANTO-SAN SEVERO: “Non c’è nulla da commentare: si deve vincere per forza per cercare di dare una sterzata. Conta soltanto il risultato”.

MODULI: “La squadra non l’ha costruita Michele: sono convinto che conosce vari moduli anche se siamo nel 2017 e che i calciatori si adattano in più posizioni”.