Come comunicato il 28 settembre 2015, con particolare orgoglio, gli associati dell’Aps Fondazione Taras 706 a. C., all’unanimità, hanno nominato Claudio Miale socio onorario del supporters’ trust rossoblù con la seguente motivazione: “Calciatore del Taranto FC 1927 nella stagione 2013-2014, veniva fatto oggetto di pressioni da parte di emissari di una squadra avversaria allo scopo di alterare il risultato della partita a favore di quest’ultima. Abbattendo il velo di omertà purtroppo consuetudinario in situazioni simili e rinunciando senza indugio anche alla possibilità offertagli di un guadagno personale, denunciava prontamente l’accaduto alla propria dirigenza consentendo di avviare un procedimento disciplinare nei confronti di coloro che avevano tentato la corruzione, conclusasi nei mesi seguenti con sentenza di condanna definitiva da parte delle autorità sportive preposte. Chiaro esempio di rettitudine morale, lealtà sportiva ed attaccamento ai propri colori, che emerge particolarmente in ragione dei numerosi episodi di disonestà che la cronaca ed i processi sportivi hanno così frequentemente svelato. Claudio Miale è un tarantino che ha fatto onore alla propria terra”. Di fronte allo sconcerto provocato da un calcio logorato da scandali giudiziari di ogni sorta e con profonda preoccupazione per una giustizia sportiva inspiegabilmente docile di fronte a questi fatti, la Fondazione Taras ha voluto esaltare pubblicamente l’esempio virtuoso fornito da Claudio Miale, la cui onestà è di gran ristoro per quanti, ancora, credono nello sport e nelle regole.

Nella foto: Claudio Miale premiato da Gianluca Mongelli, presidente della Fondazione Taras