TARANTO – La primavera della Quero-Chiloiro si annuncia rovente, con una doppia data da cerchiare in rosso sul calendario per tutti gli appassionati di pugilato. Tra competizioni dilettantistiche, sfide professionistiche e iniziative all’aperto, il 25 e il 26 aprile saranno due giornate intense per la storica società tarantina.

Trofeo dell’Amicizia a Ferrandina

Si parte giovedì 25 aprile con il 32° Trofeo dell’Amicizia, organizzato in sinergia con la Pegasus Gym. L’evento si svolgerà presso il campo Santa Maria di Ferrandina (MT), nel cuore di una collaborazione pugliese-lucana che da anni valorizza il movimento dilettantistico del Sud. Saliranno sul ring pugili provenienti da Puglia, Basilicata e Calabria, per una giornata che prevede anche gli ottavi di finale dei Campionati Regionali Under 19, tappa cruciale del percorso che si concluderà a maggio con la fase finale a Matera.

Magrì-Faruk: è il momento del confronto

Il giorno successivo, venerdì 26 aprile, riflettori puntati sul Palapanunzio di Molfetta, dove il superwelter tarantino Francesco Magrì affronterà il bengalese Omar Faruk in un international contest atteso e già rinviato due volte. Magrì, classe 1997, forte di tre vittorie da professionista (una per KO), incrocerà i guantoni con Faruk, 34 anni, che vanta 9 vittorie (ben 8 per KO) e 3 sconfitte. Saranno sei riprese intense, con l’obiettivo, per Magrì, di fare un passo decisivo verso un match titolato.

Boxe e cultura all’Open Core Fest

Sempre il 26 aprile, la Quero-Chiloiro sarà protagonista anche allo Yachting Club di San Vito per l’Open Core Fest, manifestazione multidisciplinare ideata da Emilio Porchetti e giunta alla sua decima edizione. La società tarantina, presente fin dalla prima edizione, darà vita alla 3ª Dolphin Cup, con gare federali giovanili sparring-io (10-13 anni) al mattino e sessioni di sparring per agonisti nel corso della giornata. In contemporanea, nello spazio adiacente al ring, si terrà anche una sessione di allenamento di prepugilistica amatoriale.

Un doppio impegno che conferma la Quero-Chiloiro come motore pulsante del pugilato tarantino, capace di coniugare agonismo, promozione sportiva e impegno sociale.