Nel primo giorno di applicazione del nuovo Codice della Strada, Matteo Salvini, ministro dei trasporti, ha ribadito l’importanza delle nuove regole e rispondendo a chi gli chiedeva se i controlli saranno severi fin da subito o più graduali, ha spiegato: “Con buon senso, auguro buon lavoro agli agenti delle polizie locali, della polizia stradale, dei carabinieri. Cambia il mondo e ci vorrà un po’ di tempo per spiegarlo. Sono tutte norme pensate per salvare vite: il telefonino al volante, l’uso di droga e alcol, occupare posti per disabili, scorrazzare in monopattino… non si potrà più. Casco, targa, assicurazione e giù dai marciapiedi. L’obiettivo è ridurre gli incidenti”.
Il ministro ha respinto le critiche sull’introduzione di obblighi per l’uso dei monopattini, come casco, targa e assicurazione, sostenendo che siano necessari per garantire sicurezza. “L’anno scorso ci sono stati 300 incidenti e 18 morti, non si può continuare così: si gira solo in città, non contromano e non in due sul marciapiede”, ha sottolineato.
Parlando delle nuove norme, Salvini ha evidenziato la necessità di un approccio rigoroso, visti i numeri drammatici: “Con più di tremila morti all’anno sulle strade, bisogna essere seri. Abbiamo aumentato le multe perché chi occupa posti per disabili è un disgraziato e deve pagare. Il telefonino è la prima causa di incidenti. Il mio dovere è salvare vite”.
Il ministro ha concluso auspicando che le regole, inizialmente percepite come severe, diventino presto abitudini condivise: “Come quando si impose la cintura obbligatoria e il casco: qualcuno si lamentava, ma ora è scontato”.
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