La carenza di manodopera qualificata sta diventando un problema sempre più grave per le imprese artigiane del territorio. Il Segretario generale di Confartigianato Taranto, Fabio Paolillo, lancia un appello: “Non bastano convegni e dibattiti, servono interventi immediati per evitare il blocco della crescita delle aziende“.

Secondo il Centro Studi di Confartigianato, nel 2024 il tasso di difficoltà nel reperire personale specializzato ha raggiunto il 59,2%, con un incremento di quattro punti percentuali rispetto all’anno precedente. Un dato allarmante, che evidenzia una richiesta di competenze non soddisfatta e la necessità di rafforzare le politiche di formazione professionale.

Dai dati raccolti da Confartigianato emerge un paradosso: mentre molte aziende faticano a trovare lavoratori qualificati, il territorio registra centinaia di licenziamenti e numerosi giovani in cerca di impiego. In particolare, le difficoltà maggiori si riscontrano nei settori impiantistico, dei servizi e della meccanica. “Abbiamo aziende che vogliono crescere ma non trovano le figure necessarie, mentre tanti giovani restano inoccupati o non si formano adeguatamente per il mercato del lavoro”, sottolinea Paolillo.

Il nodo della formazione è cruciale. Confartigianato chiede un maggiore coinvolgimento del sistema scolastico e dei percorsi professionali, affinché l’istruzione sia più in linea con le esigenze del mercato. “Dobbiamo superare vecchi pregiudizi su mestieri considerati poco appetibili e valorizzare l’innovazione tecnologica che oggi caratterizza molte professioni artigianali“.

Per affrontare l’emergenza occupazionale, Confartigianato Taranto punta su progetti di collaborazione con gli istituti scolastici, percorsi di alternanza scuola-lavoro più efficaci e laboratori pratici con il coinvolgimento diretto degli artigiani. “Il rischio è la scomparsa di intere professionalità e di un patrimonio di saperi che non possiamo permetterci di perdere”.

L’appello alle istituzioni è chiaro: servono politiche attive per il lavoro e una formazione più mirata. Senza interventi concreti, la mancanza di personale qualificato rischia di diventare un freno insormontabile per lo sviluppo del tessuto produttivo locale.