Granata: Maschio, 'E' incredibile vedere il Taranto in serie D'
Il tecnico dei campani a Blunote: 'Se paragoniamo le statistiche non dovremmo scendere in campo'
Una squadra già retrocessa ma viva quella del Granata come conferma, a Blunote, in vista del match di Taranto il tecnico Antonio Maschio: “Sono rimaste quattro gare da giocare e il nostro obiettivo è quello di onorare il campionato. Nelle ultime uscite abbiamo fatto bene vincendo con il Pomigliano e pareggiando col Sorrento: pur perdendo altri match ci siamo sempre comportati bene. La retrocessione mentalmente, un po’, ci ha distrutto ma i ragazzi hanno tanta voglia di mettersi in mostra per loro stessi e per trovare squadre nell’immediato futuro”.
FORMAZIONE: “Mancheranno Tufano e De Crescenzo: due perdite importanti ma dispongo di altri giovani di valore”.
IL TARANTO: “Vedere il Taranto in serie D mi da dell’incredibile sia per blasone che per la città. Li ho affrontati nei professionisti e vederli in questa categoria è dura. Anche la serie C gli sta stretta. Comunque, il Presidente Giove sta facendo dei sacrifici enormi. Spero possano vincere i play off e fare domanda di ripescaggio come accadde alla Cavese”.
LA GARA: “Se mettiamo in campo le statistiche delle due formazioni allora non dovremmo neanche scendere in campo. Però, il calcio è bello e a volte cambia i pronostici. Il Taranto avrà maggiori motivazioni per aggiustare la classifica. Sono forti e tecnicamente validi e vorranno riscattare il ko di Francavilla in Sinni. Dovremo giocare come sempre”.
LE INSIDIE: “Sono tante. Dovremo cercare di fare quanti meno danni possibili. Non voglio che ne usciamo con un risultato troppo rotondo. Cercheremo di limitare i punti forti degli ionici pungendo in quelli deboli che sono pochissimi”.
IL CAMPIONATO: “E’ stato bello fino a sette-otto giornate dalla fine quando Taranto e Cerignola sono scivolate in passi falsi. Il Picerno ne ha approfittato. I campionati non si vincono soltanto con i nomi ma con organizzazione e altre componenti. Ho tifato Taranto e ora l’unica cosa che posso dire è che sia la società che i tifosi devono restare vicini alla squadra”.
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