‘Taranto Dolphin Sanctuary’, dalla Francia interesse per progetto JDC
L’interesse verso il progetto del “Taranto Dolphin Sanctuary”, lanciato dalla Jonian Dolphin Conservation, valica i confini nazionali. Il sindaco Rinaldo Melucci e l’assessore all'Ambiente Annalisa Adamo, accompagnati da Carmelo Fanizza, hanno accolto a Palazzo di Città la biologa francese Agnès Borie, collaboratrice del senatore Arnaud Bazin, veterinario di professione, attivo in patria su mandato del governo Macron nella promozione delle attività connesse al recupero degli animali dalla cattività, che è proprio il cuore del progetto lanciato dall'associazione tarantina e sostenuto dall'amministrazione Melucci. All'indomani della sottoscrizione del protocollo d’intesa tra l’ente comunale e JDC, quindi, arriva un’ulteriore conferma dell’appeal del progetto immaginato anche grazie alla visione dell’attivista americano Richard O’Barry: realizzare nei pressi dell’isola di San Paolo un’oasi di libertà per cetacei vissuti in cattività. La visita arriva a valle di una comunicazione ufficiale del senatore, che sta effettuando per conto del governo una ricognizione delle strutture francesi che ospitano cetacei per programmarne la chiusura e creare una rete di santuari come quello immaginato da JDC nel mare di Taranto. Sindaco e assessore hanno presentato a Borie l’intera strategia di transizione ecologica, economica ed energetica racchiusa nel piano “Ecosistema Taranto”, riassumendone i tratti principali e soffermandosi proprio sul progetto del “Taranto Dolphin Sanctuary”. «Crediamo molto in questo progetto – le parole del sindaco Melucci – e siamo felici di poter registrare un interesse così diffuso e prestigioso verso l'idea della JDC. Abbiamo colto immediatamente l’opportunità di allargare la rete degli stakeholder che ci veniva offerta dalla comunicazione del senatore Bazin: abbiamo compiuto il primo passo e saremo lieti di poterlo accogliere molto presto a Taranto».