Incendio Iacovone, ecco chi sono i due foggiani arrestati
Per l’incendio divampato la sera del 3 settembre scorso nella Curva Sud dello stadio “Erasmo Iacovone” di Taranto, al termine del derby con il Foggia vinto dai padroni di casa per 2-0, Fulvia Masserino, gip del tribunale di Taranto, ha emesso l’ordine di arresto, su richiesta del pm Francesca Colaci, per due tifosi rossoneri.
Si tratta di Vittorio Ferrara, 28 anni, e Ivan Giannuario, 29, accusati di incendio aggravato perché commesso in occasione di una manifestazione sportiva e in un luogo aperto al pubblico
L'incendio non provocò feriti, ma ingenti danni alle parti strutturali, all'impianto elettrico e a quello idrico. Per motivi di sicurezza, lo stadio rimase chiuso al pubblico e alle gare di campionato per quasi due mesi. Il 23 ottobre fu concessa l'agibilità a eccezione proprio della Curva Sud, sequestrata dalla magistratura.
L'incendio sarebbe stato innescato da un fumogeno gettato su rotoli di gomma (oltre 110 chili) per i tappeti di erba sintetica destinati alla pista di atletica del vicino stadio Valente (ex campo scuola), stivati sotto gli spalti dove si trovavano i sostenitori rossoneri, circa 250, che erano entrati allo stadio a metà della ripresa a causa di un incidente sulla statale 106. Dal loro settore erano stati peraltro lanciati fumogeni e petardi all'interno del perimetro di gioco (per cui sono stati emessi alcuni Daspo dal questore Massimo Gambino).
Le operazioni di spegnimento e messa in sicurezza da parte dei Vigili del Fuoco durarono tutta la notte. Dopo qualche ora divampò un altro incendio nello stesso settore a causa del forte vento che soffiava sulla città, provocando ulteriori danni.
Secondo le indagini, il rogo del 3 settembre, potrebbe essere stato appiccato dai foggiani come risposta a un episodio risalente al dicembre 2006 quando si verificarono scontri fra tifoserie sempre allo Iacovone di Taranto. In campo e verso la tribuna furono lanciate bombe-carta e la partita fu sospesa. I tifosi rossoblù riuscirono a sottrarre una grande bandiera ai foggiani che passò dalle gradinate e poi fu esposta in Curva Nord. Ripresero gli scontri e fu incendiato un bar nel settore ospiti.