Futsal A2/F: Conservano, Sacchetti ‘Stagione della rinascita’
La calcettista pronta a tornare in campo dopo il lungo infortunio
Calcettista universale e polivalente adattabile in tutti i ruoli del campo, dotata di grinta e grossa personalità fa della visione di gioco e della capacità di adattamento i suoi punti di forza; reduce da un grave infortunio al legamento crociato che l’ha tenuta lontana dall’attività agonistica per oltre un anno e mezzo sta progressivamente recuperando la condizione psico fisica migliore, pronta a ritagliarsi il suo spazio nella nuova squadra con cui militerà nella prossima stagione. Un sincero benvenuto sui campi di gioco a Grazia Sacchetti, classe 1988, colpo di mercato nella campagna acquisti del Conversano c 5, nuova freccia dell’arco a disposizione del mister Berardi, possibile valore aggiunto di una rosa di partenza già altamente competitiva.
Ciao Grazia, una tua breve presentazione con pregi e difetti
Grazia sono Grazia Sacchetti, fisicamente longilinea, alta 1,71 per 60 kg, mi definisco una calcettista universale, in grado di interpretare tutti i ruoli a partire dall’ultimo al pivot per finire al laterale; nei trascorsi periodi ho indossato la maglia numero 5, da quest’anno la 22, numero dedicato a una persona a me cara scomparsa; ritengo di avere una buona visone di gioco unita a una capacità di adattamento e possesso palla mentre dovrei migliorare sotto l’aspetto dell’aggressività, della velocità e della rapidità di gambe.
Come hai trascorso l’ultima stagione?
Sono reduce da un infortunio molto grave che mi ha costretta al riposo forzato nell’ultimo anno e mezzo; il 28 ottobre 2016 durante una gara a Noci mi sono rotta il crociato anteriore destro, mi sono fatta male da sola nel momento migliore su un terreno particolarmente insidioso con molto attrito dove ho impiantato il piede.
Come sei riuscita a superare questo periodo complicato della tua carriera?
Sono molto determinata, negli ultimi anni ho subito tre interventi al ginocchio, uno al crociato e gli altri due post operatori per delle complicanze dovute all’operazione, non mi sono mai data per vinta anche nei momenti difficili, ho lottato soffrendo in silenzio, ringrazio in particolare tutte le persone che mi sono state vicine, in particolare le mie compagne di squadra, gli amici, lo spirito di gruppo e di squadra se lo si persegue con fermezza ha la meglio su qualsiasi cosa, soprattutto nei momenti piu’ complicati.
In che squadre hai militato negli anni scorsi?
Ho militato nelle ultime tre stagioni a Martina, in passato invece sono stata a Foggia una stagione, una parentesi a Modugno nel regionale, due campionati a Foggia, ho giocato inoltre a Giovinazzo e per dieci anni nel calcio a 11; nel 2011 a Fiuggi ho partecipato inoltre al Torneo delle Regioni con la Rappresentativa Pugliese indossando a fascia da capitano.
A chi ti ispiri?
Ammiro molto una calcettista che fa del talento e dell’eleganza le sue prerogative, il suo nome è Bruna Borges, calciatrice naturalizzata che gioca nel Montesilvano, è una ragazza che in campo fa la differenza, è reduce anche lei da un grave infortunio al crociato e questo aspetto mi accomuna ulteriormente alla sua persona.
Cosa ti ha convinto ad accettare l’offerta del Conversano?
Mi hanno convinto la consapevolezza di far parte di un ambiente serio e professionale, l’essere guidata da un buon allenatore come Giancarlo Berardi, aspetto non affatto scontato nel calcio femminile, il condividere il lavoro con un gruppo di ragazze molto valide, molte delle quali conoscevo gia’ di persona dopo l’esperienza a Martina.
Un tuo ricordo dell’esperienza al Martina.
Il Martina è stata una fucina di persone di alto livello morale, non potevo non continuare a seguire la squadra e le mie compagne avendo nei loro confronti un forte senso di appartenenza, seguire e incoraggiare da bordo campo le mie compagne mi faceva sentire meno lontana dal mio obiettivo finale, dispiace aver perso qualche elemento per strada, sono scelte di vita inevitabili ma in tanti anni di convivenza si sono creati dei legami molto forti tra di noi a prescindere dal colore della maglia, incontrarsi e sfidarsi con le mie ex compagne sarà indubbiamente molto affascinante.
Quali sono gli obiettivi per la prossima stagione?
La nostra intenzione è quello di non fare grossi proclami alla vigilia ma di volare bassi, provando a migliorare i risultati degli anni scorsi, partiamo con un gruppo affidabile, il campo poi dara’ il responso reale, non canto vittoria prima di incominciare il campionato ma sono consapevole che ci sono i presupposti per lavorare bene, poi tutto cio’ che verrà sarà un valore aggiunto.
La Grazia Sacchetti fuori dal campo come trascorre la giornata?
Sono laureata in informatica e lavoro nello stesso settore da tre anni, occupandomi in particolare del gestionale sullo sport, mi ritengo fortunata di svolgere una professione in un ambito confacente ai miei studi avendo trovato questa opportunità al momento giusto; come hobby suono il sax, ho conseguito inoltre il patentino di allenatrice nel 2015, sperando nel futuro di proseguire la mia attività nell’ambito sportivo.
Riesci a conciliare sport e lavoro?
Svolgendo mansioni d’ufficio, ho il tempo di conciliare sport e lavoro, dedicandomi poi esclusivamente all’attività agonistica il sabato e la domenica; sono originaria di Sannicandro ma vivo a Bari da due anni ormai, faro’ di tutto per dare il mio contributo per crearmi l’opportunità di giocare quanto piu’ possibile, proveniendo da un’infortunio grave con tutti i pro e i contro annessi; spero di mettere in difficoltà il mister nelle sue scelte, avra’ probabilmente un problema di abbondanza di variabili, la qual cosa ci rende ancora piu’ competitive garantendoci diverse prospettive di scelta; nei giorni passati ho partecipato ad una partitella, è stata una sensazione bellissima, un’emozione unica come se fosse stata la prima volta in campo, sono scesa sul terreno di gioco con lo spirito, l’allegria e il divertimento di una bambina che dà i primi calci ad un pallone.