Taranto, Città Vecchia: proposta Stellato: ‘Privati e Fondazione per rilancio’

Massimiliano Stellato
CRONACA
17.06.2024 19:57

“Il programma elettorale del Sindaco Rinaldo Melucci che ho sottoscritto, seppur tardivamente, prevede azioni rivolte al ripopolamento della Città Vecchia di Taranto. Se è vero che la pur pregevole iniziativa "case a un euro" non ha dato, purtroppo, i frutti sperati è anche utile precisare che l'amministrazione comunale sta completando lo specifico masterplan per l'Isola Madre, anche attraverso la riqualificazione di alcuni palazzi di pregio e del waterfront di Via Garibaldi. Ma tutto ciò ancora non basta per fare, del Borgo Antico, il cuore pulsante di Taranto". Lo dichiara Massimiliano Stellato, consigliere regionale e comunale di Taranto.

"Vengo alla mia idea a riguardo. Il Comune di Taranto è proprietario di più del 50% degli immobili presenti in Città Vecchia, il resto è di proprietà dei privati. Ogni immobile privato ha, in alcuni casi, centinaia di eredi. Quasi tutti gli edifici, anche pubblici, sono pericolanti e necessitano di una costante "messa in sicurezza", con evidenti costi a carico dell'ente civico. E allora, cosa fare? Io partirei con l'emanazione di coraggiose ordinanze sindacali, verso gli immobili privati per la messa in sicurezza e, laddove ricorrano le circostanze, per la demolizione degli edifici. E poi, procederei con un primo provvedimento amministrativo di impatto: il coinvolgimento di investitori privati nella gestione del patrimonio immobiliare pubblico o la stipula di una apposita convenzione con una fondazione pubblica che si occupi della gestione immobiliare. A riguardo, è opportuno ricordare che il comune di Taranto è tra i fondatori, insieme a Provincia e Camera di commercio, della  Fondazione "Taranto e la Magna Grecia - Agenzia Sviluppo Terra Ionica".

Tale fondazione ha tra le sue finalità la promozione dello sviluppo economico del territorio, nonché di attività culturali e scientifiche. Allora, perché non ripartire da qui?  
La fondazione, che ad oggi è ferma ai nastri di partenza, potrebbe essere il soggetto preposto alla gestione del patrimonio immobiliare pubblico, laddove l'amministrazione scegliesse di intraprendere questa strada. Certo, un'operazione urbanistica così importante non può però prescindere dal rifacimento delle reti idriche e fognarie, dal potenziamento della rete elettrica, dall'installazione della fibra ottica e dalla realizzazione di servizi (parcheggi, ecc.)“.

”Per questo, inviterò l'amministrazione comunale a convocare subito una task force che si occupi della questione, coinvolgendo, tra gli altri, la Soprintendenza Archeologica, l'Aqp, l'Enel e l'Ance, magari sfruttando le competenze degli ordini e delle reti di professionisti del settore. La sfida, ambiziosa, è lanciata", conclude Stellato.

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