Formula 1: Toro Rosso, chance per l'ex avversario di Giovinazzi
Arriva finalmente la chance in Formula 1 per Pierre Gasly, ritenuto uno dei talenti più promettenti della sua generazione: il 21enne francese è infatti campione in carica della serie cadetta GP2, dove l'anno scorso battè sul filo di lana il suo compagno di squadra, il nostro Antonio Giovinazzi. La Toro Rosso, all'inizio di questa stagione, lo aveva parcheggiato in Giappone nella Super Formula, preferendogli i due titolari riconfermati Daniil Kvyat e Carlos Sainz. Ma con lo spagnolo destinato a finire in prestito alla Renault nel 2018, proprio Gasly era emerso in cima alla lista dei candidati a sostituirlo. Forse, sostenevano le indiscrezioni, addirittura dal finale di questa stagione, se il passaggio di Sainz alla Renault fosse stato anticipato con il licenziamento prematuro del deludente Jolyon Palmer. Ma questo scenario è saltato, un po' perché il figlio d'arte inglese ha rifiutato le offerte economiche della casa transalpina per svincolarlo dal contratto, un po' perché nell'ultimo Gran Premio di Singapore ha ottenuto il suo miglior risultato in carriera, un sesto posto, riguadagnandosi un po' di fiducia della dirigenza.
Ma la Toro Rosso ha deciso di ripescare lo stesso il suo Gasly: e, non potendolo piazzare nel sedile di Sainz, ha deciso di liberare l'altro, quello occupato finora da Daniil Kvyat. Pierre farà dunque il suo debutto nel Mondiale già questo weekend in Malesia: «Una grande opportunità, per la quale mi sento prontissimo e darò il massimo», dichiara lui. Il suo compito sarà quello di dimostrare di meritarsi l'eventuale promozione a titolare per il prossimo anno: «Questo ci permetterà di prendere una decisione più ponderata sui nostri piloti per il 2018», conferma il team principal Franz Tost. Quanto al russo Kvyat, per ora non viene scaricato definitivamente, ma solo messo in panchina: «Per molte ragioni, alcune di natura tecnica, altre di suoi errori, non ha dimostrato il suo vero potenziale in questa stagione, per questo lo appiederemo per le prossime gare», chiarisce Tost. Fatto sta che, in due anni, per Daniil si tratta del secondo passo indietro: prima è stato sostituito da Max Verstappen in Red Bull, poi da Pierre Gasly in Toro Rosso. Non certo una carriera in fase di irresistibile decollo, la sua.
(Fonte: Diario del Web)