TENNIS: Roberta Vinci, "Non sento il peso delle responsabilità"
Ha debuttato sul Court numero 13, eppure appena quattro mesi fa ha giocato la finale agli US Open. Una mancanza di rispetto? “Non mi interessa e neppure ci ho pensato - ribatte Roberta Vinci dopo il successo per 6-4, 6-2 contro la qualificata Paszkek - l’unica cosa che mi sono chiesta è se il numero 13 mi avrebbe portato fortuna. Ma i numeri dispari mi piacciono”.
Per la 32enne tarantina è stato un ottimo esordio. Dall’estate americana a quella australiana, ma Roberta si conferma protagonista dopo la vittoria contro Serena Williams a New York, un match che resterà nella storia sua e del tennis azzurro e mondiale. “E’ ovvio che di tanto in tanti ripenso alle emozioni che ho vissuto battendo la numero uno. E’ un bellissimo ricordo che mi accompagna in campo e che mi fa bene”.
Anche una responsabilità maggiore: ora tutti si attendono dalla tennista pugliese grandi cose. “Non sento il peso della responsabilità - sottolinea Roberta - non è che ora arrivo qui a Melbourne e faccio di sicuro semifimale o finale. Oggi potevo anche perdere, era un match complicato come tutti gli esordi in uno Slam. Era molto attenta e concentrata, ma aver battuto Serena non significa che ora dò a tutte 62 62. La vittoria con la Williams mi dà però tanta forza e consapevolezza nei mie mezzi, questo sì”.
Probabilmente è anche cambiata la percezione che hanno le avversarie quando affrontano la Vinci. “Certo nella testa delle mie rivali un minimo pesa il fatto che sono stata finalista agli US Open, che ho battuto Serena”, conferma Roberta.
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