Aic: Tommasi, "Basta calciatori umiliati dagli ultrà"

Serie C
Redazione
04.04.2017 21:37

Uno zoom sul fenomeno del calcioscommesse e un dito puntato contro quei calciatori che cedono agli ultrà. Damiano Tommasi, numero uno dell'Assocalciatori, riferisce in Commissione Parlamentare Antimafia sulle contaminazioni tra la malavita organizzata e l'universo degli atleti. Tommasi lo mette sul match fixing, il fenomeno delle partite vendute per le scommesse. Molto spesso figlio di un ambiente permeato da mafie e malavita. "Ho scoperto da poco - dice - che anche alcune partite di Eccellenza possono essere quotate. E per chi gioca nelle piccole società dilettantistiche è più facile cadere nelle combine. Ci sono tante squadre per pochi obiettivi, troppo spesso molte non hanno nulla da chiedere alla stagione. Poi spesso i club sono in ritardo con gli stipendi. Così si crea il terreno fertile per chi ti offre tanti soldi per perdere. Da parte dei calciatori dilettanti c'è la volontà di non essere oggetto di scommesse per evitare di trovarsi vittima di 3 giocatori pagati per perdere. Vorrei poter dare ai calciatori strumenti per non cadere in errore e difendersi da chi dietro la fede sportiva nasconde altri interessi".  Ad esempio comunicare come comportarsi quando si riceve una proposta di combine: "Denunciare subito in procura federale. Cerchiamo di comunicare i rischi con corsi formativi sul match fixing andando squadra per squadra, parlando negli spogliatoi. Puntiamo sul discorso emotivo: per arrivare in serie A si fanno tanti sacrifici, poi per una stupidaggine rischi di buttare via tutto".
 

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