Consegnata ad Avetrana la carrozzina da basket al piccolo Samuele

È stato il terzo ausilio per la pallacanestro raccolto dall'AGe attraverso la raccolta dei tappi di plastica

BASKET
Redazione
23.05.2016 11:54

Gabriele, Carlo e Samuele. Tre bambini accomunati da un destino crudele, avere una malformazione congenita che colpisce un neonato su 1300 in Italia, ma anche dal fatto di saper “combattere” questa malattia attraverso lo sport.
Samuele, 10 anni, di Mesagne, è l'ultimo dei tre bambini ad aver avuto la fortuna di incontrare nel propri cammino di vita l'Age di Avetrana, associazione di genitori che, tra le varie iniziative a  sostegno delle famiglie di ragazzi disabili, ha intrapreso da alcuni anni la strada dello sport ed in particolare il basket in carrozzina, come strumento di sviluppo, mentale e fisico, di chi possiede “diverse abilità”, grazie al grande spirito di intraprendenza della sua presidente Anna Maria Leobono e dei suoi collaboratori.
L'Age di Avetrana ha individuato, come ormai noto, nella raccolta di tappi di plastica usati (che andrebbero sempre differenziati separati dalle bottiglie) la possibilità di raccogliere fondi per l'acquisto delle carrozzine. Una azienda specializzata di Manduria si propone di comprare i tappi e proseguire il “sogno” dell'Age. L'iniziativa è denominata ”Raccogli un tappo... per un sogno” e vedce protagonsiti soprattutto gli aluni delle scuole di tutta la provincia.
La raccolta è andata avanti e anche Samuele, come alcuni anni prima Gabriele di Taranto e, lo scorso anno, Carlo di Lizzano, ha avuto in dono una carrozzina da basket per proseguire la sua attività nello sport della palla a spicchi, ad Avetrana, dove da tempo opera, al fianco dell'Age, l'Ash Taranto di Nino Diana, club fondato alcuni anni fa per promuovere la pallacanestro in carrozzina tra i più giovani e che da tre anni circa ha abbracciato il baskin, nuova disciplina dal carattere altamente inclusivo.
Proprio un'esibizione di baskin, lo sport nato a Cremona che sta conoscendo uno sviluppo in provincia su spinta dell'Ash Taranto e, di recente, dell'Ufficio Scolastico Provinciale (un corso di aggiornamento per docenti è stato organizzato ad inizio anno scolastico 2015-2016), è stata al centro della “festa” per la consegna della carrozzina, domenica ad Avetrana. La seconda edizione della “Partita del cuore” (la prima nel 2014 fu invece un'esibizione di pallacanestro in carrozina) si è tenuta nel palasport locale, una struttura malandata perché vittima di assalti dei soliti ignoti (in campagna elettorale si sono sprecate nuove promesse...) ma rimessa a posto in tempi record dai volontari dell'Age.
Protagonisti sono stati decine di alunni dell'Istituto Comprensivo “Morleo” che, seguiti dalla professoressa di Scienze Motorie Roberta Buccoliero, si sono preparati per tanti mesi al fine di “includere” i compagni di scuola meno fortunati in uno sport che mette insieme normodotati e disabili, secondo i dettami degli ideatori. Ad assistere alle mini partite Gianni Romita, presidente dell'Ash Bari, associazione che da anni opera nel basket in carrozzina agonistico ma anche nella diffusione della pratica motoria tra i disabili mentali, compreso il basket classico, come fece negli anni Ottanta a Taranto l'indimenticato Enzo Dragone con i ragazzi del G.S. Anffas. È stato proprio Romita a consegnare la carrozzina al piccolo Samuele, entusiasta di utilizzarla, di lì a poco, nell'esibizione con gli altri alunni del “Morleo”.
Tra gli invitati anche il vice preside del “Morleo” Tommasino Nigro,  il presidente dell'Associazione Città per Tutti di Manduria, l'assessore ai Servizi Siocuiali di Avetrana Antonio Minò, il delegato provinciale del Comitato Italiano Paralimpico, Antonio Bargelloni.

Nella foto, l'inizio di una delle esibizioni di baskin, la pallacanestro inclusiva

Karate: Oro a Rabat per Semeraro, prossima a entrare nel CS Esercito
Tennis: Ranking Wta, Roberta Vinci stabile al 7° posto