Antonio Cabrini, da Spagna '82 a Taranto per un "Fuori...Gioco"
Avvocati, magistrati, polizia penitenziaria e detenuti. Queste quattro formazioni il prossimo venerdì 18 daranno vita ad un quadrangolare di calcio sul prato verde dello Iacovone appositamente messo a disposizione dall'amministrazione comunale di Taranto. Per il terzo anno consecutivo viene riproposto a Taranto il progetto "Fuori ... gioco" promosso dall'Aps Fuorigioco con il suo presidente ed esperto di diritto sportivo Avv. Giulio De Stratis e che, anche quest'anno, ha trovato il pieno appoggio dell'Istitiuto Peneitenziario tarantino e della sua direttrice Dr.ssa Stefania Baldassarri. Trasmettere ai detenuti i valori tipici dello sport come il rispetto delle regole e dell'avversario: questo è l'obiettivo che si propone il progetto che, anche quest'anno, ha visto l'avallo dei magistrati e degli avvocati tarantini. E' prevista una prima fase in cui si svolgeranno lezioni in aula all'interno del carcere in cui si parlerà di tecniche e tattiche di gioco ma anche di medicina e di giustizia sportiva, di ordinamento federale nonchè di tutte le problematiche con risvolti civilistici e penalistici che, purtroppo, attanagliano il calcio. Tra i relatori figurano personalità di spicco della magistratura tarantina quali il Giudice Martino Rosati ed il Giudice Maurizio Carbone presidente della sezione tarantina dell'ANM, ma anche avvocati, giornalisti e medici ognuno per il proprio settore di competenza. La seconda fase prettamente atletica vedrà i detenuti impegnati in una serie di allenamenti di gioco ed il tutto avrá il suo culmine, come detto, nel quadrangolare dello Iocavone. La conferenza stampa di presentazione dell'evento ha visto la partecipazione oltre che di tutti i soggetti intressati all'organizzazione, anche di un testimonial davvero di eccezione: Antonio Cabrini indimenticato ed indimenticabile terzino sinistro che ha scritto pagine importanti della Juventus e soprattutto della Nazionale di Enzo Bearzot Campione del Mondo nella notte di Madrid del luglio '82. (Scritto da Mimmo Nesca)