Taranto: Vietri (FDI), ‘Emergenza sanitaria, Melucci non disturba Emiliano
Neppure una parola di Melucci sulla grave emergenza sanitaria a Taranto nonostante i cittadini, le associazioni, i sindacati e l’ordine dei medici si siano rivolti al prefetto. Evidentemente Melucci non scomoda Emiliano per non mettere in discussione un suo eventuale sostegno nelle prossime elezioni a Taranto; tant’è che quando il presidente della regione arriva in città viene accompagnato dal sindaco a visionare il videomapping proiettato sul castello invece di far visita al SS. Annunziata e al Moscati. Il primo cittadino che rappresenta la comunità locale ne dovrebbe difendere i diritti, come quello alla salute, ed invece, si gira dall’altra parte, non occupandosi dell’emergenza sanitaria che a Taranto è più grave che nelle altre città pugliesi. Grave carenza di medici, pronto soccorso in affanno con molti cittadini in attesa per ora prima di essere assistiti, lunghe liste di attesa per prenotare visite e trattamenti sanitari, sono solo alcune delle maggiori criticità. Oggi si viene anche a sapere che occorrono altri cento milioni di euro per attrezzare il nuovo ospedale San Cataldo che, per questo, non potrà entrare in funzione, come fatto credere, ad inizio del prossimo anno. Ma Melucci continua a tacere su tutto. Non dimentichiamo, inoltre, che nella fase più drammatica della pandemia la sanità ionica è balzata alla cronaca nazionale per presunti casi di malasanità e che la direzione della Asl dichiarò che avrebbe nominato una commissione mista per far luce sulle vicende segnalate. Ebbene, perché il sindaco non chiede a quali conclusioni sia giunta questa commissione? Forse non gli interessa far sapere come viene gestita la salute dei tarantini? E ‘evidente che il sindaco non disturba neanche il direttore dell’Asl Rossi, essendo quest’ultimo espressione diretta di Emiliano. Abbiamo portato in consiglio comunale questa grave emergenza in quanto la legge n.833/78, oltre a rendere il sindaco la massima autorità sanitaria, prevede che “i comuni assicurano la più ampia partecipazione degli operatori della sanità, delle formazioni sociali esistenti sul territorio, dei rappresentanti degli interessi originari e dei cittadini a tutte le fasi della programmazione dell’attività delle unità sanitarie locali e alla gestione sociale dei servizi sanitari, nonché al controllo della loro funzionalità”. Sebbene però siano a rischio i livelli minimi di assistenza, come anche dichiarato dall’ordine dei medici, il sindaco chiamato a rispondere su questa come su altre importanti questioni, neanche si è presentato confermando di non voler disturbare Emiliano e di infischiarsene quindi della salute dei tarantini. Evidentemente per il sindaco viene prima la sua campagna elettorale. (Giampaolo Vietri – Capogruppo FdI al Comune di Taranto)