TARANTO: C'erano una volta... Michele Andrisani

TARANTO
Vincenzo Corallo
21.08.2016 15:44

E' la stagione 2001-2002 quando il Taranto neo promosso in C1, si assicura le prestazioni di Michele Andrisani, esperto centrocampista prelevato dal Giulianova. Il metronomo di centrocampo andrà a rinforzare una zona nevralgica di altissimo livello: Monza, De Liguori, Marziano, Giugliano, un parco giocatori importante, che  insieme al resto della squadra comporrà un organico di tutto rispetto. Con 43 presenze condite da 2 gol, l'esperto calciatore nativo di Bari, nei due anni di permanenza in riva allo ionio, sfiorerà una promozione in B al primo anno e conquisterà una salvezza tranquilla l'anno successivo.
- Ciao Michele e ben ritrovato con i tifosi rossoblù. Arrivi a Taranto nell'estate del 2001 con la società che ambiva chiaramente al salto di categoria. Pensando alla tua permanenza nella città dei due mari, quali ricordi riaffiorano nella tua mente? Considerando l'accesissima rivalità calcistica tra i tifosi del Bari e quelli del Taranto, cosa ricordi dei tifosi ionici?
“Ho dei ricordi molto positivi, una piazza caldissima con tanta fame di calcio. Nel primo anno la società allestì una corazzata con il chiaro intento di provare il salto di categoria. Ritengo tuttavia che il valore aggiunto fu la grande passione dei tifosi ionici che con una media di 20mila spettatori a partita, incitavano e spingevano la squadra alla vittoria. Sono stato benissimo in città, a parte la mia provenienza che non era ben vista (-sorride-), ho dato tutto per questa maglia e sono contento che i tifosi lo abbiano apprezzato".
- Una corazzata composta da giocatori fortissimi, un secondo posto guadagnato nella regular season ed un Play Off perso a vantaggio del Catania. Cosa ricordi di quella squadra e di quella stagione intensa e sfortunata? 
“Una rosa fortissima dotata di grandissima personalità, con gente del calibro di Di Bitonto, Monza, Riganò, Galeoto, Siroti, Marziano, Carriello, Cazzarò, lo stesso Triuzzi talento cristallino dotato di una tecnica sopraffina. Eravamo una macchina da guerra guidata magistralmente da mister Simonelli, maestro nel far girare al meglio la squadra traendone il massimo. Fu una stagione davvero esaltante, un cammino inesorabile che ci portò ad ottenere il secondo posto sfiorando la serie B alla lotteria dei Play Off. L’unico rammarico rimangono alcune ingiustizie subite nella gara di andata dei Play Off giocata a Catania, con un gol regolarissimo annullato a Marziano. Nella partita di ritorno, non riuscimmo a sbloccare il risultato e finimmo col perdere la serie B che per quanto visto nell’arco dell’intera stagione, avremmo meritato certamente noi. Rimane l’amaro in bocca per non aver regalato quella gioia ai tifosi rossoblù, unici nel sostenere la squadra per tutta la stagione".
- Pescara-Taranto, una partita fondamentale per il raggiungimento del secondo posto da parte della compagine rossoblù. Un Taranto che contiene bene i padroni di casa, ma nel secondo tempo causa un autogol beffardo di Riganò incassa l'1-0 e passa in svantaggio. Ci vollero un rigore trasformato dal bomber di Lipari, ed un gol pazzesco da centrocampo di Michele Andrisani per ribaltare la partita e regalare i 3 punti ai rossoblù. Raccontaci la dinamica di quel gol, che è rimasto senza dubbio uno dei più incredibili degli ultimi 20 anni. 
“Quella partita è rimasta scolpita nella mia mente, fu una vittoria importantissima arrivata 90 minuto,e che ci permise di raggiungere matematicamente il secondo posto alle spalle dell’Ascoli capolista. Dopo il pareggio di Riganò, il mio gol fu davvero strano, diciamo che per i gol impossibili l’Adriatico di Pescara porta bene ai giocatori del Taranto, prima di me fu Luca Brunetti a realizzare una stupenda marcatura da centrocampo. Devo ammettere che il mio fu un tiro cross, l’intenzione era quella di servire bomber Riganò che non arrivò sul quel pallone che finì la propria corsa all’angolino basso. Fu un tripudio generale, una gioia immensa per tutti i miei compagni e per i tanti tifosi che seguirono la squadra a Pescara. Un altra partita indimenticabile di quella stagione, fu Benevento-Taranto 1-1, con il gol del pareggio arrivato al 96 minuto dopo uno stacco aereo pazzesco di Riganò".
- Sfiorata la promozione in B, l'anno successivo prendi in mano le redini del centrocampo contribuendo in maniera fattiva al raggiungimento di una salvezza tranquilla. Dopo quella maledettissima finale con il Catania qualcosa però si ruppe inevitabilmente, come ti spieghi che la società decise di ridimensionare gli obiettivi?
“L’anno successivo fu allestita una discreta squadra, una rosa che poteva tranquillamente recitare un ruolo da protagonista nell’arco della stagione. A gennaio ,ci furono degli innesti che andarono a completare la squadra che a mio modesto parere con un pizzico di serenità in più, avrebbe potuto tranquillamente raggiungerei Play Off. Il problema però fu la crisi societaria che prese il sopravvento, la finale di Catania lasciò degli strascichi che allontanarono inevitabilmente i tifosi. Ricordo che quell’anno avevamo in rosa giocatori importantissimi: Venturin, Passiatore,Migliorini, lo stesso Petrachi che ebbi in seguito come direttore sportivo in quel di Pisa, una buona rosa che non riuscì ad esprimere a pieno le proprie potenzialità.”
- Dopo 4 anni di inferno nei dilettanti, l'attuale presidentessa Elisabetta Zelatore e l'avvocato Tonio Bongiovanni, hanno regalato alla città un ripescaggio che ha assunto il sapore di rivincita sociale e sportiva. Dopo anni di delusioni e amare sconfitte, i tifosi rossoblù possono finalmente assaporare il grande calcio. Reggina, Lecce, Cosenza, Messina, Matera, Foggia, che girone C della Lega Pro sarà quello della prossima stagione?
“Sono felicissimo per il ripescaggio in Lega Pro , a dire la verità, dopo la notizia ufficiale ho esultato come se fossi ancora li a Taranto. E’ il giusto premio per una città che vive di calcio. La società sta facendo un grandissimo lavoro, scelte oculate che garantiranno un campionato tranquillo almeno per il primo anno. La piazza merita una società forte, capace di garantire solidità economica e continuità di risultati. Mi auguro che la presidentessa Zelatore e l’avvocato Bongiovanni possano regalare ancora tante gioie ai magnifici tifosi rossoblù. Quello della prossima stagione sarà un campionato affascinante, ritorneranno partite memorabili e sono convinto che i tifosi del Taranto risponderanno presente come sempre . Ho avuto modo di vedere la partita di Coppa Italia contro il Melfi, uno Iacovone con una cornice di pubblico di 7 mila spettatori, che lascia immaginare il clima di festa che si respirerà quest’anno allo stadio. Una piazza che ha ritrovato l’entusiasmo ed è pronta a sostenere i propri beniamini".
- Di cosa si occupa oggi Michele Andrisani? ti ringrazio tantissimo per la disponibilità e come da copione ti chiedo di fare un saluto a tutti i tifosi del Taranto assidui lettori di blunote.it
“Da ormai 7 anni sono il proprietario di una scuola calcio, attualmente lavoro anche per il settore giovanile del Bari, allenare i giovani mi permette di mettere a loro disposizione tutta l’esperienza accumulata nella mia carriera. Auguro le migliori fortune alla squadra rossoblù e colgo l’occasione per salutare tutti i fantastici tifosi del Taranto. Spero presto di tornare allo Iavocone per riassaporare le stesse emozioni che ho vissuto da calciatore. Un abbraccio a tutti!”

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