Picerno: Giacomarro, ‘Il campionato non è chiuso’
Il tecnico dei melandrini: ‘Siamo padroni del nostro destino, è vero, ma bisognerà battagliare fino alla fine’
“Il campionato non è chiuso, guai se lo pensassimo”. La scaramanzia in questi casi c’entra poco, Da esperto e navigato, Mimmo Giacomarro tiene alta la tensione, anche se si fa fatica a immaginare che un Picerno così forte possa sperperare un vantaggio di 4 punti dal Cerignola, prima inseguitrice, a sette giornate dalla conclusione della stagione regolare. Anche i numeri sono tutti a favore dei melandrini che dal 21 ottobre del 2019 (2-0 ad Andria) non hanno più perso una partita: 16 vittorie, 5 pareggi. In più, nelle ultime otto giornate hanno collezionato solo successi eguagliando proprio il record del Taranto. La domanda allora nasce spontanea: esiste qualcuno in grado di fermare la marcia trionfale di questo Picerno? A rispondere è lo stesso Giacomarro: “Ci sarà da battagliare fino alla fine - dichiara il tecnico dei lucani a giornalerossoblu.com -. Tra l’altro, il calendario ci pone tre scontri diretti nelle ultime tre giornate, anche se da capolista siamo padroni del nostro destino. Abbiamo la possibilità di finire questo campionato da primi come lo abbiamo iniziato: con 4 partite in casa su 7 e 4 punti di vantaggio sulla seconda ci crediamo sempre di più”.
CAMPIONATO INASPETTATO “Il nostro obiettivo iniziale era quello di disputare un campionato tranquillo, cercando di migliorare la posizione di classifica della stagione precedente. Sapendo che il girone era difficile, non ci aspettavamo un cammino così importate, anche se abbiamo sempre creduto nelle qualità della squadra allestita in estate. Ci troviamo in testa grazie alle qualità e alla determinazione che il gruppo ma messo in ogni partita. Stiamo vivendo un momento bellissimo e quando si ottengono tanti risultati utili l’entusiasmo e la convinzione sono una conseguenza”.
SARNESE “La mia squadra non è programmata per gestire un risultato, scende in campo sempre per i tre punti e adesso, più di prima. è condannata a vincere, come del resto Cerignola e Taranto”.