ArcelorMittal: Peacelink, ‘Aumento benzene del 213%’
'Copertura parchi non riduce polveri sottili'
La copertura dei parchi minerali dello stabilimento ArcelorMittal di Taranto, in fase di realizzazione, "non ha ridotto le polveri sottili PM2,5". Lo afferma il presidente di Peacelink, Alessandro Marescotti, evidenziando che risultano "in forte aumento le emissioni di benzene e di polveri sottili sia entro lo stabilimento sia nel quartiere Tamburi di Taranto: tali dati - sottolinea - sono stati registrati dalle centraline Arpa e Ispra". Il benzene, prosegue Marescotti, ad aprile "risulta in aumento del +81% (media delle centraline di Via Orsini e Via Machiavelli nel quartiere Tamburi) rispetto all'anno precedente. Ancora peggiore è il dato della centralina Meteo Parchi (interna all'Ilva), nonostante il lockdown: +213% rispetto ad aprile dell'anno scorso". "Le polveri sottili (PM2,5) - evidenzia Marescotti - risultano in incremento del +78% nella centralina interna Ilva sita nell'area Meteo Parchi. Tale incremento rispetto al mese di aprile dell'anno scorso si è riverberato sul quartiere Tamburi dove si è registrato un +38% di PM2,5 in via Orsini". Per Marescotti, "la copertura trattiene solo le polveri grossolane. Ciò dimostra che la copertura non annulla la minaccia alla salute costituita dalle polveri sottili di origine industriale, molto più tossiche rispetto alle polveri sottili da traffico". Tali polveri sottili, anche "a concentrazioni inferiori rispetto ai limiti di legge - obietta Marescotti - continuano a rappresentare nel quartiere Tamburi di Taranto un rischio sanitario non accettabile, producendo un eccesso di mortalità rispetto all'atteso". "L'attenzione al coronavirus - conclude - va pertanto estesa alle polveri sottili e all'impatto sanitario che esse hanno, operando un monitoraggio costante". (ANSA).