Serie D/H: Il Nardò, ‘Potentini offensivi e poco sportivi’
Comunicato del club neretino: ‘Vergognose illazioni da parte dei dirigenti e dei giocatori presenti in panchina, riguardanti presunti compensi, quantificati in €. 50.000, che la nostra società avrebbe percepito da chissà chi in caso di vittoria
Nardò-Potenza è terminata con la vittoria dei granata. Al triplice fischio dell'arbitro, sono iniziati i festeggiamenti dei vincitori le lamentele degli sconfitti. Già da subito, ma per la verità anche poco prima della fine, abbiamo assistito ad atteggiamenti poco sportivi da parte degli avversari in campo e dirigenti in panchina nonché dei rappresentanti della stampa ospite che non hanno risparmiato insulti ed illazioni alla nostra società ed ai nostri calciatori. Un nostro tesserato, nel tentativo di recuperare un pallone che deve stazionare nella panchina dei locali, è stato fatto oggetto di beceri insulti e vergognose illazioni da parte dei dirigenti e dei giocatori presenti in panchina, riguardanti presunti compensi, quantificati in €. 50.000, che la nostra società avrebbe percepito da chissà chi in caso di vittoria. Il tutto sotto gli occhi del commissario di campo. Avevamo deciso soprassedere non rispondendo alle provocazioni dettate sicuramente dalla sconfitta, ma davanti all'incedere, senza sosta, di atteggiamenti poco sportivi e ricostruzione dei fatti mistificatoria ed apodittica, addirittura menzognera, sentiamo la necessità di precisare quanto segue. Abbiamo accolto, come da tradizione che ci contraddistingue, con signorilità e gentilezza, squadra, dirigenza e stampa lucana fornendo loro assistenza e disponibilità totale. Rimaniamo esterrefatti nel vedere che l'esito di una gara, peraltro ineccepibile per quanto visto in campo, possa far perdere il controllo delle proprie azioni. Soprattutto a chi non ha profonda conoscenza e sufficiente esperienza nello sport e nel calcio. Oggi Nardò e il Nardò ha vinto due, forse tre volte. Insegnando che lo stile e la signorilità si manifesta soprattutto nelle sconfitte. E soprattutto quando non si riesce a fare nemmeno un tiro verso la porta altrui, riconoscendo il merito dei propri avversari.
Orgogliosi di questi calciatori che onorano la maglia granata.
Orgogliosi del loro condottiero che li sprona e li guida.
Orgogliosi di questi tifosi che amano, sostengono e difendono i colori di questa città.
Oggi il Nardò ha scritto una pagina di sport dalle emozioni indelebili.
Più forte della capolista che vincerà il campionato e giocherà in serie C (auguri e complimenti a loro, è sempre uno squadrone). Ma a Nardò, oggi, abbiamo vissuto, per 95 minuti, un'altra realtà.