Anche il mese di febbraio per il calcio giovanile sarà senza partite e lo stesso vale, ovviamente, per la Juniores dei Diavoli Rossi che non ha neanche iniziato il campionato. A commentarne ogni aspetto è il terzino destro Vincenzo Trombetta che proprio lunedì raggiungerà la maggiore età: "Dovremo affrontare ancora qualche mese in uno stato d'emergenza: ormai ci abbiamo fatto l'abitudine. Fortunatamente, grazie alla società, stiamo continuando ad allenarci nel rispetto delle norme anti-Covid". CONDIZIONE: "Questi allenamenti, seppur individuali, ci permettono di non perdere i rapporti quotidiani e quindi la vita sociale. Mi sento in gran forma anche perchè non ho mai saltato un allenamento: sto cercando di dare sempre il massimo con la consapevolezza che, nel tempo, il duro lavoro viene ripagato". GLI OBIETTIVI: "A livello di squadra vogliamo puntare sempre in alto anche perchè siamo una delle poche società che si è sempre allenata. E' difficile non poter giocare per via del Covid: adesso staremmo parlando già del girone di ritorno". CAMPIONATO: "Quello Juniores è un girone complicato con molte formazioni che abbiamo affrontato in passato con la categoria Allievi. Altre compagini non le conosciamo ma tenteremo di studiarle al meglio". RITORNO IN CAMPO: "Siamo tutti molto amareggiati ma è dall'inizio della stagione che c'erano i fantasmi di un annullamento dei campionati. Per ora non è così ma bisognerà iniziare a marzo. Intanto pensiamo ad andare sempre per la nostra strada e a farci trovare pronti per l'eventuale esordio in campionato". PADRE-DIRIGENTE: "La differenza c'è ma è minima: verso mio padre, dg della società, esiste rispetto sia come genitore che come dirigente. Nel confronto figlio-dirigente la differenza è minima. Ovviamente è sempre presente e qualche suggerimento da padre per me è sempre fondamentale. Spendo un pensiero anche per Angelo Amo che conosco da tanti anni e che cerco di ascoltare con piacere". UFFICIO STAMPA DIAVOLI ROSSI - ALESSIO PETRALLA