Massafra: Itala Viva, ‘PUMS non può ancora essere approvato’
Durante il Consiglio Comunale del 28 luglio, l’amministrazione comunale di Massafra ha ritirato il punto sull’approvazione del Piano della Mobilità Sostenibile (PUMS). Piano che sarebbe più corretto chiamare “Piano dell'Immobilità” visto che dopo 5 anni il suo iter non è stato ancora completo.
L'approvazione del PUMS era stata inserita solo qualche giorno fa, il 25 luglio (insieme a diversi debiti fuori bilancio), come ordine del giorno aggiuntivo al consiglio comunale del 28 luglio. Durante la seduta, il punto è stato velocemente ritirato dal sindaco con la scusa di non aver fornito ai consiglieri comunali la documentazione.
Dietro questo inspiegabile comportamento di inserire e poi togliere dopo pochi giorni il PUMS c'è anche il lavoro politico di Italia Viva di Massafra. Da subito ci siamo attivati contro un PUMS che dal punto di vista tecnico risulta essere incompleto, con proposte generiche e poco dettagliate e soprattutto non è aggiornato.
A ottobre 2021 avevamo denunciato che il PUMS, approvato in giunta il 14 settembre 2021, fosse incompleto e carente di analisi. Abbiamo protocollato ben 31 osservazioni per chiedere delle correzioni e integrazioni per migliorare il Piano. Da allora sono passati 9 mesi senza nessuna risposta da parte dell'amministrazione. Fino a qualche giorno fa, quando si è provato a fare un blitz portando il provvedimento in consiglio comunale, senza aver diffuso la documentazione. Italia Viva ha subito contattatp i consiglieri comunali di maggioranza e opposizione per informarli sul PUMS e ha diffuso le 31 osservazioni. Osservazioni che sono state inviate nuovamente anche al sindaco.
Il PUMS è uno strumento di pianificazione importantissimo per Massafra, per creare una mobilità a misura d’uomo, con meno auto e inquinamento, per una città più sana e con un ambiente più pulito. Il PUMS, quando sarà corretto, ci permetterà, di accedere a bandi pubblici di finanziamento per la rigenerazione e la crescita del nostro città. Bandi ai quali da 5 anni non possiamo partecipare proprio perché la nostra città ne è ancora sprovvista. Speriamo che il rinvio possa far riflettere e cogliere le osservazioni inviate per il bene della collettività. (Comunicato stampa)