- Danilo Pagni, quando sei arrivato a Terni, la Ternana versava in condizioni drammatiche. Dopo l'esonero di Gautieri e l'arrivo di Liverani è cominciata la rinascita: possiamo parlare di un suo ennesimo miracolo sportivo?

"Non ho la presunzione di parlare di miracoli, ma è stata sicuramente un'impresa sportiva epica, da custodire gelosamente tra i ricordi. Proprio come quella conquistata a Taranto. Ricordo che quando Blasi mi chiamò regnava il caos: stadio chiuso, contestazioni, squadra in affanno. Non solo ci salvammo all'ultima giornata, ma chiudemmo addirittura all'ottavo posto, utile per disputare la Coppa Italia".

- Passiamo al Taranto, realtà che non conosce pace e che deve nuovamente ripartire dalla Serie D.

"Avendo toccato con mano la realtà della Serie B, è pazzesco che una città con il potenziale che offre Taranto non navighi stabilmente in cadetteria. Inutile ripetersi: per fare calcio in modo serio bisogna investire e programmare mettendo da parte le chiacchiere da bar. Il Taranto in Serie B si autofinanzierebbe...".

- E' vero che a dicembre sei stato a un passo dal diventare il direttore sportivo del Taranto?

"Con la società non mi sono mai incontrato, ci sono stati dei contatti per interposta persona, ma la dirigenza non ha mai manifestato interesse nei miei confronti. Quattro anni fa ho incontrato Elisabetta Zelatore, ci prendemmo un buon caffè insieme, ma oltre quello non siamo mai andati...".

- Ritieni che Zelatore e Bongiovanni siano in grado fare calcio serio?

"Sono due persone perbene, serie, oneste, e questo è gia un buon punto di partenza. Però, non basta. Il calcio è semplice, ma bisogna interpretarlo seriamente. Come? Non si può pensare di risparmiare su figure come il direttore sportivo. E' fondamentale affidarsi a gente esperta, che bisogna saper scegliere. Alla fine, i risultati sono la conseguenza del tuo lavoro".

- Si parla di Luigi Volume, tarantino, come nuovo direttore sportivo: che ne pensi?

“Conosco bene Luigi, è un ragazzo serio e molto innamorato del suo lavoro. Studia tanto, si aggiorna e ama la sua terra. Se la scelta della società dovesse ricadere su di lui, gli auguro ogni bene..."