Taranto Eco Film Festival entra nel vivo: cinema e sostenibilità al Teatro Fusco
Prosegue con successo la seconda edizione del Taranto Eco Film Festival, diretto da Gemma Lanzo con la collaborazione di Donatello Fumarola. L’elegante Teatro Fusco, nel cuore della città, ospita 16 pellicole in concorso provenienti da tutto il mondo, raccontando il complesso rapporto tra uomo e ambiente attraverso linguaggi sperimentali e innovativi.
La giornata di martedì 19 novembre si apre alle 9.30 con il Concorso InPuglia, dedicato ai cortometraggi girati nella regione, che affrontano i temi più urgenti della contemporaneità.
Tra questi, spicca Otto Passi di Anna Seviroli, che esplora il dramma del pregiudizio attraverso la storia di Nageth e sua madre Amira, migranti in cerca di speranza. Segue La Sposa di Dario Di Viesto, un’opera che intreccia tradizioni magiche e credenze popolari del sud Italia, ambientata all’inizio del XX secolo.
Il festival presta particolare attenzione ai giovani, con il concorso dedicato agli studenti. Tra i corti selezionati: Fiore di Corallo dell’IPS Cabrini di Taranto, che riflette sugli stereotipi e la violenza di genere attraverso leggende popolari, e Anxiety del Liceo Artistico Calò, che affronta le ansie dei ragazzi moderni attraverso la storia della diciottenne Lara.
Alle 11.00, spazio al Concorso Internazionale dei lungometraggi con The Waste Land di Chris Teerink, una riflessione sul celebre poema di T. S. Eliot e le sue connessioni con il presente. Tra paesaggi urbani e deserti, il film unisce immagini evocative e le voci di studiosi per raccontare un mondo in crisi.
Nel pomeriggio, alle 14.30, Dahomey di Mati Diop, premiato con l’Orso d’Oro a Berlino, indaga il complesso processo di restituzione delle opere d’arte sottratte durante la colonizzazione del Regno del Dahomey. Alle 16.00, Non aspettarti troppo dalla fine del mondo di Radu Jude, vincitore a Locarno, esplora i temi della gig economy e delle contraddizioni della società contemporanea.
La giornata si conclude alle 20.30 con Limite (1931) di Mario Peixoto, manifesto del cinema sperimentale brasiliano, restaurato dalla Cineteca di Bologna. L’opera, che racconta il dramma di tre sconosciuti alla deriva, sarà musicata dal vivo da Francesco Massaro, con un mix di improvvisazione e suggestioni creative.
Il Taranto Eco Film Festival si conferma così un evento imperdibile per gli appassionati di cinema e per chi cerca nuovi sguardi sulle sfide del nostro tempo.