EDITORIALE: Taranto, ecco da cosa sei stato condannato

TARANTO
Dante Sebastio
25.04.2016 19:09

L'orribile e vergognoso secondo tempo di Marcianise, che ha segnato l'addio alla promozione diretta in Lega, impone qualche riflessione. Più sui singoli che sull'organizzazione tecnico-tattica.
DIFESA Otto gol in tre partite sono decisamente troppi per una squadra che punta a vincere un campionato. Se è vero che due sono arrivati su calcio di rigore, è altrettanto vero che nelle ultime tre giornate gli errori individuali sono stati decisivi. Sul banco degli imputati sono finiti, inevitabilmente, Nicolas Ibojo e Victor De Lucia. Il difensore sembrava aver messo alle spalle il periodo buio trascorso nella gestione Campilongo, con cui non aveva legato soprattutto sul piano umano. Il ritorno di Michele Cazzarò pareva averlo rigenerato, ma nelle ultime due uscite ha sulla coscienza almeno tre reti. Crediamo non siamo l'unico colpevole, ma è evidentemente fuori forma e, tra l'altro, pare stia giocando stringendo i denti per via di un ginocchio malandato. A questo punto, un po' di riposo non guasterebbe, soprattutto se servisse a ritrovare il vero Ibojo. 
DE LUCIA Il potenziale non è in discussione, ha solo 18 anni e ampi margini di crescita, però negli ultimi tempi ha mostrato un po' di insicurezza e, soprattutto, lacune nei fondamentali. Spesso fuori posizione, gli si possono imputare almeno quattro degli otto gol subiti. Sulla punizione velenosa di Quatrana del Serpentara è stato sfortunato, ma era almeno un metro e mezzo fuori dai pali. Fosse rimasto sulla riga, la palla, dopo aver sbattuto sul montante, sarebbe tornata in campo. Anche nella sfida col Marcianise ha commesso errori di valutazione su tutti e tre i gol, facendosi trovare sempre nella posizione sbagliata. Nessuno vuole che porti la croce, ma con un secondo posto da conquistare forse sarebbe più giusto affidarsi a un portiere di esperienza come Giordano. Se la Lega Pro è un miraggio, il secondo posto DEVE essere conquistato per garantirsi il miglior posizionamento nei playoff in vista dei ripescaggi.
CAZZARÒ Diceva Capuano: "Sono bravo a friggere il pesce con l'acqua minerale". Ecco, riteniamo che i meriti di Cazzarò siano tantissimi: quando, a -10 dalla capolista, nessuno più nutriva speranze, è stato bravo a infondere sicurezza compiendo una rimonta incredibile. Gli errori ci sono, fanno parte del gioco, li commettono anche i grandi allenatori, ma crediamo che in questa situazione sia il meno colpevole. A Marcianise, ha sostituito Siclari con Voltasio per contrastare il dominio in mezzo al campo dei padroni di casa, ma l'ex Vigor Lamezia è quasi sempre rimasto fuori dal gioco. Avrebbe dovuto innescare Ancora e la sua voglia per non far abbassare troppo la squadra, tant'è vero che poi è corso subito ai ripari. In ogni caso, gli vanno riconosciuti due grandi qualità: è coraggioso e sa leggere bene le partite.

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