Leonardo, Fiom: "Trasferimento lavoratori da Taranto a Grottaglie da sospendere"
Fiom critica la gestione unilaterale dell'azienda e chiede il rinvio del trasferimento

Il trasferimento di alcuni lavoratori dallo stabilimento Leonardo Elettronica di Taranto, sito nel quartiere Paolo VI, allo stabilimento Leonardo di Grottaglie, ha sollevato critiche da parte della Fiom. Il sindacato accusa l'azienda di aver agito unilateralmente, senza fornire garanzie sulle condizioni di lavoro e sugli investimenti previsti.
Nel corso di un'assemblea tenutasi il 25 febbraio, i sindacati e i lavoratori avevano stabilito che nessuno avrebbe dovuto essere trasferito senza un accordo chiaro che includesse sia gli aspetti logistici sia quelli legati allo sviluppo industriale. Tra le richieste avanzate figuravano:
- Un dettaglio sugli investimenti previsti dall’Accordo Quadro del 15 luglio 2022;
- La definizione della missione del sito di Grottaglie e delle sinergie con la Divisione Aerostrutture;
- Sopralluoghi congiunti con le rappresentanze sindacali per verificare gli spazi destinati ai lavoratori;
- Un cronoprogramma dettagliato del trasferimento con date certe;
- Una comunicazione ufficiale di differimento per i lavoratori già coinvolti.
L’azienda ha successivamente comunicato alla RSU lo spostamento della data di trasferimento al 19 marzo e ha organizzato un primo sopralluogo il 6 marzo. Durante l’ispezione sono emerse criticità relative alla gestione degli spazi comuni, come parcheggi e mensa, e alla mancanza di tempistiche chiare per l’attivazione di laboratori e aree classificate come protette.
Nonostante queste problematiche, l’azienda ha inviato una comunicazione ai lavoratori chiedendo loro di imballare il materiale di lavoro entro lunedì, per poi spedirlo a Grottaglie. La Fiom ha definito questo atteggiamento “irrispettoso” e ha diffidato Leonardo dal procedere con il trasferimento senza un confronto adeguato.
Il sindacato ha inoltre sottolineato la mancanza di trasparenza dell’azienda sugli investimenti e sulle ricadute occupazionali previste dall’Accordo Quadro del 2022. Di fronte a questa situazione, la Fiom di Taranto ha chiesto la sospensione del trasferimento fino a quando non saranno chiariti tutti gli aspetti organizzativi e le prospettive future dello stabilimento di Grottaglie, che potrebbero avere un impatto significativo sui lavoratori della Divisione Elettronica.