Si chiude il 2023 e per l’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Taranto è tempo di bilanci. Il presidente, Pierpaolo Volpe, ripercorre le tappe salienti di un anno decisamente intenso anche sotto il profilo della formazione professionale.

“È stato un anno impegnativo - spiega Volpe -, in cui l’OPI di Taranto ha affrontato diverse tematiche: dalla grave emergenza sanitaria, al taglio del personale senza trascurare la questione legata alla riduzione delle risorse destinate ai processi assunzionali. Ma il 2023 è stato importante anche dal punto di vista della rappresentanza professionale, della valorizzazione delle competenze della professione infermieristica e soprattutto della formazione, aspetto quest’ultimo a cui tengo particolarmente perché l’infermiere ha necessità di aggiornarsi con una certa frequenza. Diversi i corsi organizzati presso la sede dell’Ordine, gli ultimi in ordine di tempo quello BLSD, evento tecnico finalizzato a fornire agli infermieri le competenze riguardanti la riabilitazione cardiopolmonare, e quello altrettanto utile su etica, morale e deontologia”.

E anche il nuovo anno si preannuncia ricco di impegni in chiave formativa. “Per il 2024 abbiamo in programma alcuni appuntamenti di grande interesse per la professione - prosegue Volpe -, ovvero la seconda edizione del corso sulla gestione del soggetto traumatizzato ed un corso sull’autonomia professionale infermieristica che dovrebbe coinvolgere docenti ed esperienze nazionali e internazionali.

È in fase di organizzazione pure un corso innovativo e di estrema attualità sulla rimozione del vincolo di esclusività dei pubblici dipendenti e conseguente espletamento di attività libero professionale.

Abbiamo, inoltre, richiesto a tutti gli iscritti le necessità formative e la disponibilità a fornire un contributo come relatori, segno che l’agire del Consiglio direttivo dell’OPI di Taranto è orientato al massimo coinvolgimento della comunità professionale e soprattutto alla trasparenza ed imparzialità visto che l’Ordine professionale riveste lo status di un ente pubblico. Le sfide del PNRR e dell’evoluzione del Sistema sanitario ci impongono l’aggiornamento continuo di qualità su tematiche inedite e mi verrebbe da dire ‘rivoluzionarie’ che sono già realtà in alcune Regioni d’Italia e altri Paesi dell’OCSE”, conclude Volpe.