Musica: Squonk, soldout e pubblico in visibilio
Si è tenuto a Taranto, venerdì 24 maggio 2019, presso il Teatro "Padre Turoldo", il primo concerto dell’anno degli "Squonk", storica cover band dei Genesis. In una sala soldout, un pubblico di appassionati della musica dei Genesis, ha apprezzato la magistrale esibizione della band, che hanno ripercorso a ritroso il repertorio genesissiano da Phil Collins a Peter Gabriel. Dopo il concerto Giuseppe Casale e Lino Friuli, hanno rispettivamente commentato la performance cosi:
Giuseppe Casale (tastierista): "La nostra band è nata nel lontanissimo ‘76/77. All’epoca i Genesis pubblicavano uno degli album migliori "Wind e Wuthering". Essendoci costituiti appunto in quell’epoca ci fregiamo del titolo tra virgolette di essere la più longeva Genesis cover band per lo meno operante in Europa, visto che facendo bene i conti sono 43 anni che noi tentiamo di copiare la meravigliosa musica dei Genesis. E’ vero che abbiamo avuto qualche anno di intervallo però in questi anni pur non tenendo concerti abbiamo sempre tenuto i contatti tra di noi facendo qualche piccola reunion ma che non ha mai dato esito in qualche concerto. Poi nel 2005 abbiamo deciso di riprendere questa meravigliosa avventura che ci ha portati fino a qui stasera praticamente".
Teatro "Padre Turoldo" soldout: "Ci ha fatto veramente tanto piacere. Tutta una serie di appassionati per i quali abbiamo fatto anche due-tre bis che non erano previsti e provati da tempo fatti veramente, decisi all’ultimo momento. "Subside" non la provavamo almeno da due anni e visto che è un brano di 24 minuti difficilmente proponibile nelle location dove normalmente si suona. Qui in teatro sarebbe stata l’occasione per poterla esibire ma ripeto, questo era il concerto della reunion con il gruppo originale, quindi abbiamo cercato di scegliere un repertorio che, come abbiamo detto all’inizio, desse proprio un’immagine sonora di quello che sono stati i Genesis dagli esordi rock del "The Knife" fatto come bis ufficiale, alla meravigliosa armonia intreccio di tre chitarre di "Entangled", "Ripples" fino praticamente all’esplosione di "In the Cage", versione live dell' album "Three sides live", con una piccola versione di "The Cinema Show". E poi la meravigliosa Afterglow".
Repertorio collaudato: "Abbiamo portato gli spettatori in questo percorso graduale a ritroso nel tempo e poi ci sono anche delle esigenze tecniche di riposo della voce del cantante e poi far riposare anche l’orecchio degli spettatori perché siamo già andati pesante a proporre il medley "In The Cage", "Afterglow", "Dodo" e "Los Endos". Siamo andati pesante però a noi è andata non bene, benissimo".
Prossimo concerto in vista: "Sicuramente dovremmo – sai nel mondo dello spettacolo tra virgolette ovviamente - non si dicono le cose per scaramanzia, comunque si sta organizzando un Woodstock in Valle D’Itria a Martina Franca giorni 21, 22 e 23 giugno e se tutto va bene e le cose vengono confermate noi dovremmo aprire proprio la manifestazione giorno 21 giugno in Piazza XX Settembre, preceduti da un trio di musica gipsy; poi dovremmo essere l’attrazione della serata con un grande concerto, con un grande impianto, palco di 12 metri e wall come proiettori dietro di noi. Anche stasera per esempio avevamo preparato delle belle proiezioni che dovevano accompagnare i filmati però purtroppo per la ristrettezza del palco rispetto alle nostre esigenze non abbiamo potuto proiettare".
Lino Friuli (frontman): "In qualche modo incarno il ruolo del Singer, del Vocalist, un po’ double face, però anche se in un certo qual senso si è impostato più sul repertorio collinsiano. Impostazione più collinsiana che gabrielliana anche se non disdegno di cantare Gabriel. Non è facile cantare Gabriel insieme a Collins, sono due grandi cantanti, ci si può soltanto ispirare ed è quello che cerco di fare, che riesco a fare, nei brani che stasera abbiamo presentato qui al "Padre Turoldo".
Pubblico in visibilio: "Ci hanno chiesto il bis e anche il tris come nei migliori ristoranti. Che proponevamo il bis era già studiato. Potevamo proporre tanti brani. Ci siamo indirizzati su "Apocalypse in 9/8" che sicuramente avrebbe riscontrato il gradimento di tutti. Infatti tutti hanno applaudito, tutti hanno mostrato di gradire una delle più grandi creazioni genesissiane da "Foxtrot ad Apocalypse in 9/8". Abbiamo finito con quello perché praticamente stremati. Dopo "The Knife", e quasi due ore di concerto, contentissimi perché come hai detto giustamente tu, abbiamo suonato davanti ad un pubblico molto partecipativo, molto coinvolto da quello che abbiamo suonato e anche da quello che abbiamo detto".
Il pezzo che ti piace interpretare, che ti coinvolge di più dei Genesis?: "Beh! Ce ne sono diversi. Uno che mi piace molto interpretare è sicuramente "In The Cage": per me è uno dei massimi livelli genesissiani, ed è uno di quelli in cui mi ci ritrovo meglio nel mio ruolo di cantante".