Fragagnano: sequestro fuochi d'artificio durante i festeggiamenti patronali

Fragagnano: sequestro fuochi d'artificio durante i festeggiamenti patronali
CRONACA
20.08.2024 10:43

Il Nucleo Artificieri della Polizia di Stato ha intensificato i controlli sulle manifestazioni che prevedono l'uso di fuochi d'artificio, dopo un sequestro avvenuto il 3 agosto scorso in un comune della costa salentina durante i festeggiamenti per il Santo Patrono. L'operazione è stata condotta in collaborazione con la Divisione di Polizia Amministrativa.

Durante una celebrazione a Fragagnano, gli agenti presenti hanno riscontrato irregolarità nella gestione dei cosiddetti "colpi scuri", esplosi in una zona giudicata pericolosa. La vicinanza a un cumulo di rifiuti e sterpaglie secche, facilmente infiammabili, ha sollevato serie preoccupazioni per la sicurezza pubblica. Inoltre, l'area non era stata adeguatamente isolata, permettendo la circolazione di pedoni e veicoli, aumentando così il rischio per i partecipanti.

L'intervento tempestivo della Polizia ha interrotto la cerimonia al terzo dei tredici colpi previsti. Un successivo controllo ha rivelato la presenza di un'ingente quantità di artifizi pirotecnici all'interno di un furgone di proprietà della ditta incaricata dello spettacolo pirotecnico. Il materiale esplosivo, di categoria F4, non risultava tracciabile come richiesto dalla normativa vigente, che impone che tali prodotti, considerati altamente pericolosi, siano utilizzati lo stesso giorno dell'acquisto e non stoccati.

Inoltre, il veicolo utilizzato per il trasporto non era stato sottoposto alla necessaria revisione periodica. Gli agenti hanno sequestrato il materiale esplosivo, che pesava complessivamente 3,5 quintali, con una massa attiva di 90 kg. Il carico è stato successivamente trasferito in un'azienda specializzata per il corretto stoccaggio e la distruzione.

Il titolare dell'azienda, con sede nella provincia di Bari, è stato denunciato in stato di libertà per commercio abusivo e omessa denuncia di materie esplodenti. Va ricordato che, per l'indagato, vale la presunzione di innocenza fino a una eventuale condanna definitiva.

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