D/H: Legrottaglie, `Bongiovanni e Zelatore vanno sostenuti`

TARANTO
Alessio Petralla
10.05.2016 12:13

Domenica scorsa, il Girome H della Serie D ha consegnato i suoi verdetti definitivi: Virtus sul carro dei vincitori, Taranto secondo. Tifa Taranto per amore verso la sua terra, l'ex giocatore della Juventus e della nazionale Nicola Legrottaglie, che in esclusiva a Blunote, traccia un punto soffermandosi sulla società di Bongiovanni e Zelatore: "Onestamente, ho seguito poco il campionato di Serie D: sono stato molto vicino alle sorti del Taranto per una questione personale e di tifo. Mi sento attaccato alla mia terra e mi dispiace che i rossoblù non siano riusciti a conquistare la Lega Pro. Spero possano trionfare nella lotteria playoff e ottenerla con il ripescaggio, perchè la città imerita palcoscenici diversi. La Virtus? So che ha una grande struttura societaria e di conseguenza ha raccolto i frutti dell'organizzazione: non si ottiene nulla per caso. Non posso che fare i complimenti alla formazione di Calabro".

IL TARANTO: "Non so quali errori abbia commesso il Taranto in questa stagione: dall'esterno sono tutti bravi e diventano tutti allenatori. Le situazioni si capiscono soltanto quando si vive all'interno dello spogliatoio. Bongiovanni e Zelatore sono persone capaci e hanno un grandissimo cuore: li conosco poco, ma è così. Vanno ringraziati e sostenuti. Tutti devono unirsi al progetto: dalla stampa ai tifosi. Serve umiltà da parte di ogni singolo cittadino, perchè solo così si può risalire. In un momento di crisi, queste persone si sono messe in gioco: bisogna aiutarli andando allo stadio, pagando il biglietto e, perché no, facendo l'abbonamento. Serve un cambio di mentalità...".

I PLAY OFF: "Prima di parlare di altro, bisogna vincerli e il Taranto ha tutte le carte in regola per farlo. Poi si deve pensare al ripescaggio. In caso di Lega Pro, ci sarà da ricostruire: si andrebbe nei professionisti e tutti dovrebbero avere, appunto, una mentalità da professionisti, altrimenti non si può andare avanti. Non si deve spendere male: bisogna fare le cose per bene. Salendo di livello, si deve crescere anche culturalmente".

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