Karate/Mondiali: Semeraro, "Un'esperienza utile per il futuro"
Delusione e voglia di ricominciare. Silvia Semeraro, al ritorno da Linz, dove ha disputato il suo primo Mondiale senior, non cela nessuna emozione, sincera come sempre.
La 19enne karateka di Faggiano torna a casa con due “medaglie di legno”, due quinti posti ottenuti perdendo le finali per il bronzo sia nella competizione individuale (-68 kg) che in quella a squadre, un bel risultato per una “rookie”, ma evidentemente Silvia si aspettava qualcosa di più.
“Non è andata come desideravo – attacca l'atleta dell'Esercito – in finale per il bronzo contro la montenegrina Rakovic forse sono salita sul tatami con troppa emozione, è mancata la buona gestione dell'incontro. Sono molto delusa ed arrabbiata con me stessa, ma sicuramente anche questa è un esperienza che mi servirà per le prossime gare”.
Fino alla finale di poule, dove è incappata con l'austriaca Alisa Buchinger, era stata perfetta (tre successi in altrettanti combattimenti), poi è diventato tutto più difficile. “Avrei dovuto osare di più contro l'atleta di casa, si sa che alle bandierine si rischia la sconfitta (l'inconro è stato deciso all'hantei, il giudizio della giuria, ndr). Ho avuto la soddisfazione di non farle fare neanche un punto, come ha fatto contro tutte le altre, lei lo ha riconosciuto alzandomi la mano dopo il verdetto per farmi prendere gli applausi dal 'suo' pubblico Mi sono rifatta battendo la serba Ivana Comagic ai ripescaggi, non era facile rialzarsi. Alla fine, nulla è è da butatre,è pur sempre un quinto a un mondiale senior, il primo per me. Con questo non voglio dire che mi accontento, anzi, riproverò ad andare sul podio alle prossime occasioni, nel 2017 c'è il mio ultimo Europeo Under 21, poi l'Europeo Senior, mi farò trovare ancora pronta!”.
Silvia sul proprio profilo Facebook ha voluto esprimere diversi ringraziamenti: “Ho vouto ringraziare tutte le persone presenti nella città austriaca ma anche chi da casa mi ha seguita fino all'ultimo secondo. A Linz c'era mio padre, ma persino la mia compagna di nazionale Under 21, la lucana Terrana Donofrio, una bella sorpresa per me, mi sono stati di aiuto. E naturalmente ho voluto ringraziare mia madre, rimasta a casa, e mia sorella maggiore Chiara, che vive a Parma: nonostante i tanti chilomentri di distanza mi è stata vicina, sempre pronta ad ascoltarmi l telefono come se fosse qui a un passo da me. Ho voluto ringraziare il Centro sportivo Esercito e tutto il Team Italia, compresi i miei coach Savio Loria e Claudio Guazzaroni per la loro fiducia. Ora si riprende, obiettivo Europei!”.
Nella foto, Silvia Semeraro ed il padre Cosimo a Linz