Eccellenza: Massafra, stadio Italia resta chiuso. La società annuncia disimpegno

La società dell'Asd Soccer Massafra 1963 ha comunicato ufficialmente che si disimpegnerà al termine della stagione in corso. L'annuncio, affidato a un video messaggio del direttore generale Pino Difino, ha suscitato profonda preoccupazione nella comunità sportiva locale. La decisione, condivisa con il presidente Fernando Rubino, è stata motivata dalle crescenti difficoltà che la società ritiene ormai insostenibili.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la conferma, ricevuta tramite PEC dal Comune di Massafra, dell'impossibilità di aprire al pubblico lo stadio Italia per la partita di giovedì 30 gennaio contro il Barletta, definita dai dirigenti come la "partita dell’anno". Questo episodio si aggiunge a una lunga serie di problematiche legate all’inagibilità dello stadio, una situazione che da anni penalizza il club e i tifosi.
«Non possiamo più andare avanti in queste condizioni», ha dichiarato Difino, puntando il dito contro le difficoltà logistiche e la mancanza di un impianto adeguato, che avrebbero reso impossibile la gestione della società. Nonostante gli sforzi, il club si trova costretto a chiudere un capitolo importante della propria storia sportiva.
Lo stadio Italia è al centro delle critiche per i ritardi nei lavori di adeguamento e i continui ostacoli burocratici. «In otto anni non abbiamo mai avuto un vero "fattore campo", ma solo disagi e spese straordinarie», ha aggiunto Difino, lanciando un appello alla nuova amministrazione comunale per un intervento concreto volto a risolvere una situazione che penalizza l’intero movimento sportivo locale.
La società ha confermato l’intenzione di concludere il campionato, ma senza interventi rapidi il futuro del calcio massafrese appare incerto. Un epilogo amaro che lascia tifosi e comunità sospesi tra disillusione e speranza.