GIOCO: L'Acogi diventa Onlus e rafforza l'impegno sociale

L'associazione continua ad occuparsi di prevenzione sul gioco problematico. Il presidente Cifone: "Passo importante"

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03.11.2015 09:29

Ugo Cifone

Il Consiglio direttivo di Acogi (Associazione Italiana dei Consumatori e degli Operatori del Gioco), riunito sotto la presidenza del tarantino Ugo Cifone, ha approvato la proposta di adeguamento dello Statuto associativo per l’acquisizione del titolo di ONLUS.

Si tratta di un passaggio molto importante nella vita dell’Associazione nata nel 2009 come organismo indipendente e senza scopo di lucro, non legata a politiche di proselitismo commerciale ma sempre orientata alla rappresentanza dei diritti e degli interessi di tutti gli operatori del gioco.

In particolare, con la presidenza di Ugo Cifone, l’Acogi ha ampliato il proprio raggio d’azione interessandosi all’emergenza sociale relativa al gioco problematico (gambling) e intraprendendo iniziative di supporto, comunicazione e assistenza degli addetti ai lavori e dell’opinione pubblica per favorire una corretta informazione in materia e per contrastare direttamente fenomeni di dipendenza e di coinvolgimento minorile, al fine di tutelare l’interesse generale e l’ordine pubblico.

L’Associazione si avvale di avvocati, commercialisti, esperti della comunicazione, medici specialisti e ricercatori proprio per svolgere al meglio il proprio ruolo sociale e, in forza della propria autonomia e indipendenza da finalità lucrative, ha deliberato l’adeguamento statutario per la trasformazione in Onlus proprio per sottolineare la finalità sociale del proprio impegno ed essere annoverati tra i destinatari del 5x1000 grazie ai contribuenti che sceglieranno di sostenere il lavoro associativo.

Dal punto di vista tecnico, nel nostro Paese i requisiti fondamentali per costituire un’associazione Onlus sono due: una finalità non lucrativa ben definita e un numero congruo di persone che aderiscano ad ad essa come soci e collaboratori.

 Cifone ha espresso soddisfazione per quanto deliberato dal Consiglio Direttivo: «Quanto approvato - ha dichiarato - è di estrema importanza per la vita dell’associazione e di grande interesse per la collettività. Potremo continuare come Onlus il percorso già intrapreso di analisi sociale del gioco sia nei risvolti più critici, sia nella corretta informazione che crediamo sia l’anello debole della catena perché il gioco pubblico possa, in Italia, essere considerato un servizio importante e perché al settore sia riconosciuto il valore in termini economici e occupazionali».

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