Luca Tilia: "Taranto, questi erano i nostri programmi..."
Tutto tace in casa Taranto sul fronte societario. Della preannunciata conferenza post campionato ancora non se ne sa nulla. Le parole del club fino a questo momento sono state affidate a un comunicato stampa, che però non ha fugato i dubbi di città e tifosi e che mantiene di fatto ancora troppo dense le nubi sul futuro del calcio rossoblu. Un potenziale acquirente si è fatto avanti: parliamo della cordata romana facente capo all'avvocato Luca Tilia, ma si è vista rispedire al mittente la proposta avanzata. Il legale romano ammette non senza rammarico: "E’ vero, la nostra proposta non è stata per nulla presa in considerazione, ma non sappiamo se il motivo dipenda dal fatto che l'attuale proprietà non voglia vendere o perchè non confacente alle proprie aspettative". A questo punto, chiediamo all'avvocato Tilia se è vero che ci sarebbe dovuto essere un appuntamento con il presidente Zelatore e con il socio Bongiovanni nei giorni scorsi: "Assolutamente sì, ma non se n'è fatto più nulla perchè l'attuale proprietà, garbatamente, ha comunicato di non volerci incontrare. Peccato perchè nell'occasione avremmo messo in evidenza che alla cordata dei cosiddetti romani si è affiancato un gruppo composto da imprenditori tarantini con cui si condivide un progetto societario, finanziario e sportivo importante, che prevede l'immediata risalita in Lega Pro attraverso la vittoria del campionato di Serie D per poi programmare assieme una Lega Pro altrettanto importante". Ci viene spontaneo chiedere all'avvocato Tilia di meglio specificare il progetto: "Ci saremmo messi subito al lavoro per allestire una squadra competitiva per vincere il campionato sul campo, il tutto ovviamente supportato da una base societaria organizzata con figure professionali in ogni ambito e una solidità economica tale da garantire tutti gli impegni assunti e programmare un futuro importante. Perchè noi tutti riteniamo che Taranto e i suoi tifosi meritino palcoscenici che vadano ben oltre la Serie D". Sin qui la posizione dell'avvocato Tilia, il quale in maniera chiara ha espresso e resi pubblici i programmi di una compagine societaria che con la presenza dei “tarantini” darebbe ulteriori garanzie. A questo punto è lecito chiedersi se la proprietà, che si è chiusa dietro un preoccupante silenzio, abbia intenzione di uscire allo scoperto e manifestare pubblicamente i propri programmi che, inutile sottolinearlo, devono essere chiari, di rilancio e vincenti quanto meno al pari di quelli manifestati pubblicamente dall'avvocato Luca Tilia. Non fosse altro perchè una città, una provincia e una tifoseria intera lo richiedono dopo un'umiliante retrocessione e altrettanto preoccupati per l'assordante silenzio in un momento in cui si devono iniziare a porre le basi per un futuro vincente.