Serie C: Potenza, Caiata ‘Non me la sono sentita di vendere al buio’
"Ci piace fare i fatti, lavoriamo in silenzio e per costruire. Nel mentre chi lo fa al buio, con la volontà di distruggere e seminare odio. Questo ci fa una grande tristezza, bastava dichiarare obiettivi sinceri, ovvero la volontà di acquisire la squadra. Non me la sono sentita di fare un salto nel buio, per rispetto alla città, alla tifoseria. Non me la sono sentita di vendere una società senza sapere chi fossero gli acquirenti e come e quanto la pagavano. Se questa è una colpa, me la assumo - scrive sui social Salvatore Caiata, presidente del Potenza -. A un certo punto avevo anche pensato di gettare la spugna. Poi Michele Falasca, che segue da anni il settore giovanile, non voleva giustamente buttare al vento quanto fatto in questi quattro anni. E ha messo su un gruppo, Potenza 1919, che con la sua vicinanza mi ha riacceso la voglia, la determinazione di scendere ancora in campo per vincere e continuare a sognare. Questo video avremmo voluto farlo con mister Fabio Gallo, che però in questo momento vive una situazione familiare complicata. Ma sono ben lieto di annunciare che guiderà ancora lui con il suo staff la squadra nel prossimo futuro. Vogliamo dare continuità al progetto, ai risultati, alla filosofia. Lavoreremo a stretto contatto perché crediamo di aver iniziato a gennaio un percorso che merita di essere proseguito e valorizzato. Sarà impegnativo come lo sarà il prossimo campionato, una favola, giocheremo solo in grandi stadi. Il sottosegretario alla salute mi ha confermato di voler fare iniziare il campionato con la capienza degli stadi al 50%. Appena perfezionata l'iscrizione quindi apriremo la campagna abbonamenti. Stiamo lavorando per l'iscrizione e per la convenzione dello stadio. Abbiamo saldato e stiamo saldando tutte le spettanze dei calciatori, oltre a tutti gli adempimenti per depositare tutto a Firenze la settimana prossima. Cederò gratuitamente una mia quota all'associazione Potenza 1919 per ringraziarli essendomi venuti in contro in un momento di grande debolezza. Tutta la città deve essere loro riconoscente".