Taranto: Azione determinante del Fondo Antidiossina nel processo Ambiente Svenduto
Le azioni intraprese dal Fondo Antidiossina sono state ritenute determinanti per l’esito del processo “Ambiente Svenduto” a carico della ex Ilva, in cui la Corte d'Assise di Taranto ha condannato a 22 e 20 anni di reclusione Fabio e Nicola Riva, ex proprietari e amministratori dell'Ilva che rispondono di concorso in associazione per delinquere finalizzata al disastro ambientale, all’avvelenamento di sostanze alimentari, all'omissione dolosa di cautele sui luoghi di lavoro. Oltre a loro sono stati condannati politici, amministratori, funzionari pugliesi e dirigenti della stessa Ilva. E' molto importante sottolineare che la onlus Fondo Antidiossina ha prodotto decine e decine di video acquisiti dalla Corte d’Assise e che nel 2011 commissionò le analisi sulle cozze del Mar Piccolo, in cui si venne a scoprire per la prima volta che in quei mitili le diossine raggiungevano valori allarmanti. Si arrivò così a un incidente probatorio. Inoltre, rendiamo noto che al Fondo Antidiossina, costituitosi parte civile nel processo, tramite l'Avv. Raffaella Cavalchini, è stata riconosciuta una somma di 20.000 euro a titolo di provvisionale penale, quindi già esecutiva, demandando alla sede civile per la quantificazione integrale del danno. Prima ancora, l’Associazione Peacelink, guidata da Alessandro Marescotti, aveva trovato quantità di diossine non compatibili con la salute umana nel formaggio prodotto in una masseria vicina all’impianto siderurgico. Ecco il link del video in cui il Pubblico Ministero, dott. Mariano Buccoliero, parla ampiamente, durante la sua requisitoria, alla Corte d'Assise circa il materiale prodotto dal Fondo Antidiossina ritenuto determinante ai fini processuali: https://youtu.be/57DcHnOp8tc. (Fabio Matacchiera responsabile legale Onlus Fondo Antidiossina Taranto).