MediTa Festival: Achille Lauro, ‘Ringrazio Taranto per calore e accoglienza’
Il concerto del cantautore ha chiuso in bellezza kermesse dedicata a cultura mediterranea
Chiusura col botto, si dice, in questi casi. Il MediTa chiude in bellezza. Il concerto di Achille Lauro, uno dei momenti di grande richiamo del Festival della Cultura mediterranea, non ha registrato solo “sold out”, come prevedibile, ma anche grandi emozioni. E grande partecipazione. Il popolare cantautore, insieme con l’Orchestra della Magna Grecia diretta dal maestro Piero Romano, infatti, è stato protagonista del suo repertorio in chiave sinfonica. «Provo una grande emozione a cantare su questo palco, in questa città, con questa grande orchestra!». E non solo. A dispetto di chi lo indica come un artista “chiuso”, Achille Lauro si è lasciato andare a una serie di ringraziamenti, «ai quali tengo, in modo particolare». Testimoniano le riprese di una produzione televisiva importante, che non si è lasciata sfuggire l’evento esclusivo. «Ringrazio la città di Taranto per il calore e l’accoglienza, il sindaco Rinaldo Melucci, il vicesindaco e assessore alla Cultura, Fabiano Marti, il direttore Piero Romano, questa splendida Orchestra della Magna Grecia, i tecnici, quanti hanno collaborato alla perfetta riuscita di un evento che porterò nel cuore!». Il giorno prima a causa dell’allerta meteo, venerdì sera era stato annullato lo spettacolo sul “Bolero”. Nonostante la buona volontà dell’organizzazione e dei tecnici impegnati nell’allestimento del palcoscenico sulla Rotonda del Lungomare, non è stato possibile regalare al pubblico passi e volteggi sulle musiche di Ravel. «E’ stata una “due giorni” splendida – ha dichiarato il maestro Piero Romano nell’introdurre lo spettacolo – uno dei tre eventi è “saltato”; il vicesindaco Marti, aveva visto bene, “Meglio due serate, che tre…”». Il tono è scherzoso. «Dovete darmi ascolto – ha risposto Marti – meglio concentrarsi su due grandi eventi, che tre: è “due” il numero perfetto…». Poi il concerto, la “grande bellezza” del concerto. Il MediTa, Festival della Cultura mediterranea, promosso dal Comune di Taranto in collaborazione con l’Orchestra della Magna Grecia, ha chiuso in bellezza questa prima importante esperienza nella realizzazione di un Festival della Cultura mediterranea. «Taranto a pieno titolo Città dei Festival – aveva sottolineato il vicesindaco, Fabiano Marti, in sede di presentazione – per le numerose programmazioni promosse questa Amministrazione e incoraggiate dal sindaco, Rinaldo Melucci: Taranto Jazz festival, Taranto Opera festival, Magna Grecia Festival, a breve il Paisiello Festival; il MediTa Festival nasce con l’obiettivo di crescere, perché amiamo coltivare progetti e portarli avanti; il MediTa per chiudere in bellezza sulla Rotonda del Lungomare, dal punto in cui la nostra estate ha avuto inizio, lo scorso 15 giugno con “Dove eravamo rimasti”: Orchestra della Magna Grecia, Al Bano, Sergio Rubino e Gianluca Terranova». «Il MediTa Festival – secondo il direttore artistico dell’Orchestra Magna Grecia, Piero Romano – è stata l’occasione per lanciare un messaggio fortissimo a livello nazionale lo sforzo non indifferente e la grande energia che questa Amministrazione sta impegnando per il nostro territorio». Achille Lauro, dunque. A Taranto, per il MediTa, dove ha presentato in anteprima nazionale le sue canzoni in versione sinfonica: Carillon, 1969, Penelope, Me ne frego, Scusa, Bam bam twist, La bella e la bestia, Rolls Royce, C’est la vie. Ospite del concerto, la cantante Nahaze, che ha introdotto il suo “scopritore” interpretando Carillon, Future e Control. Promosso dal Comune di Taranto in collaborazione con l’Orchestra della Magna Grecia, Taranto Capitale di mare, il MediTa si è avvalso della collaborazione di partner istituzionali come Regione Puglia e MiBAC. Sponsor della rassegna, BCC San Marzano di San Giuseppe e Programma Sviluppo. Partner: Five Motors, Comes Group, Fondazione Taranto 25, partner tecnici: Hotel Museum Akropolis, Provinciali, Service Plus. Achille Lauro, Lauro De Marinis all’anagrafe, con la sua identità inconfondibile è uno degli artisti più interessanti del panorama italiano. Da protagonista del mondo street-urban è diventato in poco tempo un’icona della musica, dello spettacolo e della moda. Popstar, rockstar, punkrocker, scrittore bohémien: diverse sfaccettature della stessa unica personalità. Ama stupire con i suoi alter-ego iconici, dal Cowboy Dorato del concerto del Primo Maggio a Roma al Nuovo Casanova romantico del Festival di Venezia. È lui stesso la mente del progetto Achille Lauro, di cui sperimentazione ed estrema libertà artistica sono le costanti. Ha all’attivo cinque album in studio (Achille Idol-Immortale, 2014; Dio c’è, 2015; Ragazzi Madre, 2016; Pour l’Amour, 2018; 1969, 2019) che contano milioni di streaming sulle piattaforme digitali, e altrettante sono le visualizzazioni dei suoi videoclip, di cui Lauro firma sempre la regia. L’instancabile attività live lo ha portato a esibirsi sui palchi più prestigiosi, tra cui quello del Circo Massimo. E, sabato sera, su quello della Rotonda del Lungomare di Taranto. Come per lo spettacolo con Amii Stewart, giovedì sera, anche in occasione del concerto di Achille Lauro, massima attenzione alle norme anti-Covid. L’assegnazione dei posti a sedere ha tenuto conto delle norme sul distanziamento.