Taranto, Giove sullo stadio: ‘Raggiunta un'intesa con Teramo’
(Di Lorenzo Ruggieri) Nonostante i risultati sportivi lascino presagire un futuro roseo e ambizioso, il futuro del Taranto resta aggrappato alla questione stadio.
Nel corso della trasmissione Rossoblù, in onda su Antenna Sud Extra, il presidente degli ionici, Massimo Giove, ha illustrato i recenti sviluppi legati alla prossima casa del calcio tarantino: “Sono deluso e mortificato. Parlo ormai da anni di questo problema, dialogando con il ministro Abodi, con Malagò e con Gravina. Tuttavia, altri avrebbero dovuto pensare in precedenza a questa situazione, ma non è stato fatto e i tempi stringono. I lavori allo Iacovone coinvolgeranno quattro senttori in contemporanea, rendendolo inagibile per gare e allenamenti. Abbiamo raggiunto un'intesa di massima con Teramo e a fine anno valuteremo insieme a mister Capuano la possibilità di utilizzare un centro sportivo lì vicino. Inoltre, lo stadio di Teramo è omologato anche per la Serie B. Così tanti chilometri di distanza significherebbe perdere sponsorizzazioni e incassi, ma dobbiamo preservare il calcio tarantino”.
Il numero uno rossoblù ha poi ammesso di aver valutato altre soluzioni nell'hinterland tarantino: “Abbiamo effettuato delle ricerche molto serrate, ma i campi della provincia non sono omologati per la Serie C. Il presidente della FIGC Gravina si è prodigato affinché venga trovata una soluzione e stiamo lavorando con il Governo e con il Commissario Ferrarese, ma fin ora è tutto in alto mare”.
Successivamente, Giove ha lamentato il silenzio da parte delle istituzioni, coinvolte in una 'crisi politica' dagli scenari ancora incerti: “Non ho avuto contatti con le istituzioni e non ho sentito nessuno. Non faccio e non farò mai politica, non voglio partecipare a nessun pettegolezzo. Il club, però, rappresenta un sorriso in una città piena di problemi, come dimostrano le difficoltà degli imprenditori dell'indotto tarantino e dei lavoratori dell'ex Ilva, ai quali esprimo massima solidarietà. È uno dei momenti più brutti della storia della città, sabato sera tanti tifosi sono rimasti a casa perché non potevano acquistare il biglietto per sé e per i propri figli. Nel limite del possibile, cercherò di trovare una soluzione affinché possano assistere alle gare interne della squadra”.