Taranto: Solazzo (Cisl) sul ‘caso’ Studio 100 Tv
L’informazione rappresenta, nel Paese, uno dei più importanti baluardi di democrazia e in particolare quella territoriale è una vera palestra di professionalità giornalistiche e tecniche, declinate nelle diverse modalità operative – Tv, radio, carta stampata e, più di recente, streaming, social – che conferiscono appeal aggiuntivo all’intero sistema sociale, produttivo, culturale, religioso, sportivo, ecc.
Oggi l’avvenuto riposizionamento in Italia delle frequenze riguardanti le emittenti TV, per il passaggio ad una nuova tecnologia di trasmissione (refarming) ma, anche, operazioni a dir poco inappropriate, come il Canale 85 (DT) assegnato a Studio 100 TV (Bd Editore) visibile in un territorio sub-regionale che va da Brindisi a Bari a Bat, dunque non nella provincia di elezione, cioè Taranto – tranne che sul web e su Fbk – ha causato ennesimi licenziamenti nella storica emittente, con tutte le negative ricadute sociali che, di fatto, significano ulteriore disoccupazione e povertà.
La Cisl, oltre ad esprimere – come già in passato per casi analoghi - convinta solidarietà e vicinanza alle lavoratrici, ai lavoratori e alle rispettive famiglie che, per scelte operate sulle loro teste, oggi rivendicano legittimamente rappresentanza e tutela, ritiene che debba porsi in essere, pur in un contesto caratterizzato dal refarming, ogni iniziativa utile a preservare ed anzi a consolidare a Taranto il ruolo della emittenza privata.
E’ per questo che sollecitiamo intanto la determinazione dell’Editore, in sede di Ministero dello Sviluppo Economico, affinché venga recuperata l’agibilità piena di una emittente accreditata di un ottimo background, che potrà tornare utile al recupero di spazi di mercato, grazie alla sua credibilità imprenditoriale ed alla necessaria ricomposizione di un organico operativo le cui risorse umane esistono già.
Inoltre il nostro appello è indirizzato anche alla politica regionale e nazionale, affinché vada oltre la mera solidarietà ed assuma iniziative in grado di correggere le incongruenze osservate nell’ attribuzione delle frequenze nazionali, senza escludere l’opportunità di possibili rinunce di qualche grande network televisivo.
La buona informazione ed il pluralismo dei canali di comunicazione sono fondamentali a maggior ragione nei territori del nostro Mezzogiorno, impegnati nella continua rincorsa al riscatto economico, alla coesione sociale, atteso che agire partecipazione, trasparenza, confronto democratico, dialogo sociale, si conferma esigenza irrinunciabile.
Ridiscende da questo, altresì, in presenza di un Editore dichiaratosi pubblicamente solido e disponibile sul versante finanziario, l’opportunità che Studio 100 TV possa continuare a garantire a Taranto un’offerta informativa di qualità a tutto campo, rinverdire un marketing territoriale di tutto rispetto e, non per ultimo, recuperare buona occupazione.