Ciclismo: Finalmente la verità, fu la Camorra a fermare Pantani

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Redazione
14.03.2016 16:22

Fu la camorra a fermare Marco Pantani il 5 giugno del 1999 alla vigilia della penultima tappa del Giro d'Italia con Gava, Mortirolo e Aprica. La rivelazione emergerebbe dalle indagini della Procura della Repubblica di Forli' per la quale "un clan camorristico minaccio' un medico - scrive il pm Sottani - per costringerlo ad alterare il test e far risultare Pantani fuori norma". Un controllo antidoping effettuato a Madonna di Campiglio trovo' il pirata con un ematocrito al 51,9% contro il 50% consentito dalle norme dell'Uci, la federciclismo mondiale. Da quel momento comincio' la caduta del pirata conclusa con la sua morte. Secondo quanto pubblicato dall'edizione online della Gazzetta dello sport, sarebbero state le scommesse miliardarie contro Pantani a spingere a questo progetto per far perdere il romagnolo, progetto rivelato anche dalla famosa frase del bandito Renato Vallanzasca in carcere: "Un membro di un clan camorristico in carcere mi consiglio' fin dalle prime tappe di puntare tutti i soldi che avevo sulla vittoria dei rivali di Pantani. 'Non so come, ma il pelatino non arriva a Milano. Fidati'. La Procura di Forli' puo' soltanto archiviare perché i reati sono prescritti. Diverso invece il fronte civile e sportivo, sul quale i legali della famiglia Pantani stanno lavorando per capire se possano esserci spiragli per qualche azione

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