Sanità pubblica a Taranto, CGIL denuncia: “Quel piano assunzionale è insufficiente!”

Ambulanza 118 (foto Massimo Todaro)
CRONACA
18.07.2024 19:15

Nei presidi di Pronto Soccorso della provincia di Taranto, la situazione è critica, ma anche i reparti ospedalieri soffrono per la carenza di medici, infermieri e OSS. Il piano di assunzioni presentato dalla Regione Puglia, inizialmente accolto come risolutivo, riesce solo a coprire le persone andate in pensione o trasferite.

La CGIL di Taranto, insieme alla Funzione Pubblica e al sindacato pensionati SPI, ha analizzato le delibere regionali di ottobre e maggio 2023, che annunciavano l'assunzione di 461 nuovi medici. Tuttavia, questo numero, confrontato con le reali necessità della sanità pubblica locale e il turn-over fisiologico, si dimostra insufficiente.

"Abbiamo semplicemente letto le delibere regionali, preferendo i fatti agli annunci," afferma Giovanni D’Arcangelo, segretario generale della CGIL di Taranto. "Abbiamo fatto un'analisi dettagliata reparto per reparto, distretto per distretto, e i dati forniti dalla stessa ASL mostrano l'insufficienza delle azioni intraprese."

Cristina Fama, della segreteria FP CGIL di Taranto, sottolinea che i numeri attuali potrebbero non essere aggiornati, considerando possibili pensionamenti o trasferimenti di dirigenti sanitari. "Già così i conti non tornano. Più della metà delle 461 nuove assunzioni copre solo il turn-over, mentre le altre sono insufficienti per soddisfare le esigenze reali, con ripercussioni sui pronto soccorso, sulle liste d’attesa e sui posti letto."

Mimmo Sardelli, segretario generale della FP CGIL, aggiunge: "Il 50% dell’offerta sanitaria nella provincia di Taranto proviene dalla sanità privata, finanziata dalla Regione Puglia con circa 30 milioni di euro l'anno per ridurre le liste d’attesa. Tuttavia, i fondi stanziati l'anno scorso non hanno prodotto miglioramenti significativi e la mappa del fabbisogno lavorativo in sanità resta critica."

L’analisi della CGIL rivela una situazione drammatica e l’insufficienza delle risposte attuali, sottolineando la necessità di interventi più efficaci per garantire l’efficienza e l’umanizzazione dei servizi sanitari nel territorio di Taranto.

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