Turismo: ‘Taranto deve inserirsi nei circuiti internazionali‘
Un passo dopo l'altro verso la ripresa per il settore del turismo dopo lo tsunami del Covid 19, ma c'è ancorabisogno di attenzione e di interventi che denotino la vicinanza da parte delle istituzioni. Si può riassumere in questo modo l’impegno di Confartigianato, spiegato da Alessandro Dipino, titolare dell'Agenzia di Viaggio Sguardi dal Mondo di Taranto, rappresentante del coordinamento Settore Turismo dell’Associazione provinciale. Confartigianato - afferma Dipino - si fa promotrice di un intervento a largo raggio per il settore del Turismoe chiede qualche segnale di attenzione da parte delle Istituzioni, anche per quanto concerne le agenzie di viaggio. È vero che in estate si è assistito a una ripartenza, ma è anche vero che in precedenza le agenzie di viaggio sono state fortemente e lungamente penalizzate. Crediamo che qualche intervento da parte delle istituzioni, in particolare da quelle più vicine come il Comune di Taranto e gli altri comuni della provincia a maggiore vocazione turistica, possano rappresentare un segnale di vicinanza per tutto il settore, con l'auspicio che sia per l'ultima volta, visto che alcuni corridoi turistici sono stati riaperti e altri pare siano imminenti. Per le agenzie di viaggio - prosegue Dipino - stiamo assistendo a una ripresa dei viaggi internazionali grazie all’apertura di corridoi turistici per alcune delle mete più popolari, quali Mar Rosso, Mauritius, Aruba, Maldive, Santo Domingo oltre a un’apertura ai flussi turistici per gli Stati Uniti. Questo significa che, almeno in parte, il turismo verso alcune mete internazionali possa ripartire, seppur con il rispetto delle regole che tutti i tour operator si sono attrezzati a seguire, con l'effettuazione di tamponi prima della partenza, ma senza più necessità di quarantene al ritorno. Insomma - continua Dipino - non siamo ancora tornati alla normalità, ma non avere più obbligo di quarantene al ritorno, riteniamo rappresenti un fatto importante. Sotto l’aspetto del turismo locale c’è ancora molto, tanto da fare, nonostante la ricchezza intrinseca del territorio: il mare, la storia, l’arte, l’enogastronomia, l’artigianato. È necessario maturare l’idea del fare gioco di squadra attraverso il coinvolgimento attivo tra tutti gli stakeholders, sia privati sia pubblici, legati al comparto turistico, abbandonando il campanilismo e i personalismi e mirando a valorizzare il territorio attraverso un’offerta valida, sostenibile economicamente ma al contempo di qualità, che permetta a Taranto e a tutto l’arco jonico di inserirsi nei circuiti internazionali. Si tratta di un obiettivo ambizioso - conclude Dipino - che richiede un percorso non privo di difficoltà, i cui vantaggi, però, saranno a beneficio di tutti. È necessario il contributo di tutti, dei rappresentanti politici in primis, che indubbiamente hanno un compito e una responsabilità importante e ai quali si chiede di essere coesi per un bene comune, senza bandiere e individualismi, ma al tempo stesso di tutte le componenti economiche e di ciascun cittadino che dovrà avere l’obbligo morale e sociale di amare il proprio territorio e promuoverlo, spogliandosi del vittimismo e abbandonando l’abitudine atavica di parlar male di “casa propria”. Il raggiungimento di tale obbiettivo dipende dalla cooperazione di tutti.