Melucci: ‘Cis una leva concreta per transizione giusta di Taranto’
Dopo alcuni mesi e diversi confronti tecnici, torna a riunirsi in videoconferenza il Tavolo Permanente del Contratto Istituzionale di Sviluppo per l'Area di Taranto, con numerosi enti locali e attori di Governo, per un aggiornamento importante su progetti di grande impatto per il nuovo modello di sviluppo sostenibile del capoluogo ionico.
Nel particolare, attraverso una dotazione finanziaria nel tempo cresciuta o rimodulata, il Cis Taranto alla data odierna ha definitivamente realizzato circa il 26% dei progetti e delle infrastrutture, ha in corso cantieri ed iniziative economiche per circa un 42%, ha infine in programmazione un ulteriore circa 26% di schede progettuali, tutte capaci di innovare e spingere ancora l'oggetto originario del contratto, nella direzione dell'emancipazione del territorio dalla monocultura siderurgica.
Più nel dettaglio, collegata da Palazzo di Città nelle sue componenti tecniche e politiche, l'Amministrazione comunale ha potuto approfondire i dossier relativi soprattutto ai XX Giochi del Mediterraneo, del Tecnopolo del Mediterraneo, della Green Belt e della Stazione Nasisi, collegata al progetto dell'alta capacità ferroviaria.
«Il Comune di Taranto e la comunità ionica tutta non possono che esprimere compiacimento per la pragmaticità dei lavori del Cis e gratitudine alla ministra Mara Carfagna e alla sua struttura tecnica - le parole del sindaco Rinaldo Melucci presente al tavolo -. Siamo propedeuticamente soddisfatti che il Cis Taranto stia progressivamente aderendo, nei suoi obiettivi e nelle sue valutazioni, alla traiettoria di transizione ecologica, socio-economica, urbanistica e culturale della nostra città, secondo i piani amministrativi che Regione Puglia ed ente civico hanno licenziato in questi ultimi anni, con grande partecipazione della cittadinanza. Oggi, poi, è una giornata particolarmente importante, perché grazie a questa azione incisiva del Ministero per il Sud e la Coesione Territoriale, si imposta la strada per il Dpcm che deve mettere in sicurezza la tranche da 150 milioni di euro, che consentirà di avviare presto tutte le progettazioni del masterplan di Taranto 2026».