Taranto: Debiti, il club ci smentisce ma la massa è quella...
Non avevamo dubbi. Il Taranto FC ci ha inviato una mail .embed-comment-icon { display:inline-block; width:20px; height:20px; background-color:transparent; background-repeat:no-repeat; background-size:20px; background-position:center; transition:background .1s ease-in; position:relative; top:5px; background-image:url("data:image/svg+xml;charset=utf8,%3Csvg%20xmlns%3D%27http%3A%2F%2Fwww.w3.org%2F2000%2Fsvg%27%20viewBox%3D%270%200%2020%2020%27%3E%3Cpath%20d%3D%27M5%202h9q.82%200%201.41.59T16%204v7q0%20.82-.59%201.41T14%2013h-2l-5%205v-5H5q-.82%200-1.41-.59T3%2011V4q0-.82.59-1.41T5%202z%27%20fill%3D%27%2382878c%27%2F%3E%3C%2Fsvg%3E") } @media screen and (min-width: 481px) { .slyvi-news-embed-wrapper img { max-width: 250px; } } "Ai sensi della Legge sulla Stampa n.47 del 1948 (art.8), si chiede di pubblicare la seguente rettifica. In riferimento all’articolo apparso in data 10/05/2017 sul vostro sito web Blunote.it e riguardante come è citato nel titolo “Taranto: ecco a quanto ammonta la massa debitoria”, la Società Taranto FC 1927 s.r.l. comunica che quanto riportato nel corpo dell’articolo circa posizioni debitorie della predetta Società è frutto di pura fantasia ad eccezione della voce “debito con l’erario” in quanto, riferito a parte alla massa debitoria ereditata dall’attuale proprietà dalle precedenti gestioni Nardoni-Campitiello, peraltro regolarmente rateizzata dall’attuale proprietà, e dell’ammontare del monte stipendi, che, comunque, deve ancora maturare. Nel diffidare la testata giornalistica online Blunote.it dal continuare a pubblicare notizie non veritiere sulla gestione della Società Taranto FC 1927 s.r.l., la stessa preannuncia che per il comunicato del 10/05/2017 intitolato “Taranto: ecco a quanto ammonta la massa debitoria”, saranno adite le vie legali a tutela dell’immagine della Società e dei soci della stessa". rettificare il nostro articolo sull'attuale massa debitoria del club rossoblu:
A questo punto, abbiamo deciso di rivolgerci a Nino Petrosino, ex ad di Martina e Casertana, che per conto della cordata romana capeggiata da Luca Tilia e Giuseppe Milone ha preso visione del bilancio del Taranto al 31 dicembre del 2016.
- Petrosino, cosa è venuto fuori dalla lettura del bilancio del Taranto?
"In base alla documentazione inviataci dal Taranto, esiste una forte esposizione debitoria: 220 mila euro di debiti pregressi con l'erario, quindi contratti dalle gestioni precedenti; 220 mila euro relativi a un mutuo, acceso con la BCC a nome del Taranto FC per il fondo perduto necessario per la domanda di ripescaggio; 176 mila euro di debito generico, almeno così recita la voce, che presumo si riferisca a pendenze con fornitori vari; 430 mila euro di Iva più 45 mila euro di INPS e contribuzioni varie. A queste voci, poi, bisogna aggiungere gli stipendi: in un primo momento, la società ci aveva assicurato che il mese di marzo fosse stato corrisposto, ma dalle notizie in nostro possesso pare non sia così. Pertanto, quattro mesi di stipendi ammonterebbero a quasi 500 mila euro. Premetto che per verificare meglio l'esposizione debitoria del club, avevo chiesto, sempre per conto della cordata romana, un incontro che era stato fissato per questo sabato. Incontro disdetto dal presidente Zelatore che, per sua stessa ammissione, ha intenzione di portare avanti la sua gestione. Ovviamente, abbiamo preso atto di questa volontà ringraziando il Taranto per l'opportunità. Posso assicurare, però, che il gruppo che rappresento era pronto ad accontentare le richieste di Zelatore pur di cominciare a fare calcio a Taranto. Tra l'altro, avevo chiesto una copia del bilancio trimestrale del 2017, che non ci è stata consegnata per la presenza di dati sensibili...".