Fa ancora parlare la vicenda della mancata presenza di strutture di Taranto tra quelle che hanno viasto l'assegnazione dei finanziamenti, da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri attraverso l'esame del Coni, dei finanziamenti relativi al bando nazionale "Sport e periferie", di cui abbiamo parlato sabato scorso.

Ad intervenire è stato oggi il coordinatore regionale di forza Italia giovani, il tarantino Mimmo Lardiello, con una dura nota che mettein evidenza il disinteresse dell'attuale amministrazione comunale sul delicato tema dell'impiantistica sportiva cittadina.

Questo il testo dell comunicato:

«La notizia che riguarda l’assegnazione da parte di CONI e Presidenza del Consiglio della somma complessiva di ben 100 milioni di euro per la valorizzazione delle strutture sportive ci consegna un dato clamoroso. Il Comune di Taranto infatti a fronte di una situazione di totale fatiscenza e degrado delle pochissime strutture sportive presenti in città, prime tra tutte il Centro Sportivo Magna Grecia e il Campo Scuola, non ha inteso presentare alcuna domanda di finanziamento, lasciando clamorosamente il campo a ben altre 14 idee progettuali finanziate in Puglia, addirittura ben due nel solo Comune di Bari. Un dato che ha dell’incredibile se pensiamo alle tantissime realtà associative che spendono la loro attività in città in maniera del tutto distante dall’amministrazione comunale, con sacrifici anche personali che dovrebbero almeno essere supportati dall’adesione del Comune quantomeno a possibilità di finanziamento provenienti da fonti diverse dalle casse comunali".

"Un dato che ha ancora più dell’incredibile - prosegue Lardiello - se si pensa che sarebbe bastato dare notizia alle stesse Società Sportive sull’esistenza del bando per ottenere partecipazione e collaborazione anche nella stessa stesura dei progetti. Un’assenza di visione totale che continua a penalizzare i cittadini di Taranto e la qualità della vita dei giovani che continuano a doversi allenare in situazioni di assoluta precarietà e in condizioni anche di scarsa sicurezza. Una situazione inaccettabile – conclude Mimmo Lardiello – che non può che essere denunciata a gran voce per una grave omissione che va in danno degli interessi della città».