Turismo in provincia ionica: alla ricerca di soluzioni per una crescita sostenibile
Parlando del turismo nella provincia ionica dopo l'analisi dei "trend del turismo in Puglia nel 2023" forniti da Pugliapromozione, emerge la questione critica di un turismo carente. Ma chi ne è responsabile? Gli operatori turistici o la mancanza di investimenti nel settore? Ci si interroga su cosa manchi per rendere la provincia più attrattiva e accogliente: un aeroporto, collegamenti interni inesistenti o una pianificazione più accurata da parte delle amministrazioni comunali?
La condivisione diventa cruciale: Pubblica Amministrazione e imprese devono collaborare nella programmazione strategica, negli eventi e nelle soluzioni. I grandi eventi da soli non sono sufficienti; serve una politica gestionale equilibrata e condivisa.
La verità è che la provincia non riesce a valorizzare le sue peculiarità, rischiando di diventare una penalizzazione anziché una ricchezza. Nonostante la creazione di un "distretto turistico" nel 2017, i problemi persistono: accoglienza, pulizia, decoro e parcheggi sono insufficienti.
I dati del turismo in Puglia nel 2023 parlano chiaro. Taranto registra 308.000 arrivi (+4% rispetto all'anno precedente) e 1.209.800 presenze (+0,1% rispetto all'anno precedente). Tuttavia, confrontati con altre province, i numeri sono inferiori. Taranto non è nemmeno tra i comuni pugliesi Top 15 delle principali destinazioni, segnalando una sfida nell'intercettare il turismo estero in crescita.
La riflessione si spinge verso il 2024, un anno che si preannuncia "costoso" per i turisti ma orientato verso la sostenibilità e l'innovazione digitale. La sezione provinciale di Assoturismo si propone come mediatrice tra le Amministrazioni e gli Assessori al Turismo dei Comuni ionici, promuovendo il dialogo per affrontare le sfide imminenti e pianificare interventi sostenibili.
In conclusione, se il turismo è cruciale per lo sviluppo della provincia ionica, è essenziale un confronto costante e strutturale tra pubblica amministrazione e stakeholder del settore. Solo così si potrà garantire una crescita sostenibile e un turismo che valorizzi appieno le ricchezze del territorio.