Taranto: Jannacci canta Jannacci al Teatro Orfeo
‘Vengo anch’io, no tu no!’, venerdì 3 dicembre
«Tantissimi amici hanno chiesto di potermi ascoltare in concerto, facendo vivere ancora le canzoni del papà, sapendo che io fossi la persona più indicata per farlo». Parole di Paolo Jannacci, figlio d’arte, quando ha accettato di mettere insieme canzoni rappresentative di papà Enzo e momenti della sua carriera solistica già costellata di successi personali. Paolo Jannacci venerdì 3 dicembre alle 21.00 al teatro Orfeo di Taranto sarà il protagonista di “Vengo anch’io, no tu no!”, secondo appuntamento della Stagione orchestrale 2021-22 dell’ICO Magna Grecia. Jannacci eseguirà i titoli più celebri di un immenso repertorio, con l’Orchestra della Magna Grecia diretta dal Maestro Domenico Riina, con Daniele Moretto alla tromba. La Stagione orchestrale 2021-2022, a cura di ICO Magna Grecia, è realizzata in collaborazione con Comune di Taranto, Regione Puglia e Ministero della Cultura. Fra istituti, aziende e attività del territorio a sostegno della rassegna, spiccano Fondazione Puglia e Programma Sviluppo-Lavoro, informazione, welfare. Direzione artistica del Maestro Piero Romano. «Ho deciso di offrire al pubblico uno spettacolo di canto e musica – dice il Maestro Paolo Jannacci – che comprendesse miei brani jazz originali e le canzoni di Enzo più care al pubblico e alla mia famiglia; sarà uno spettacolo pieno di energia poetica e musicale perché, oltre che dare tutta la mia energia suonando il pianoforte, ricorderò mio padre, Enzo Jannacci, a chi lo conosce, cercando di farlo conoscere a chi non ha mai sentito parlare di lui. Pochi fronzoli, solo la musica, che spero arrivi dritta al cuore di chi l’ascolta». Dopo l’apertura con Oleksandr Semchuk e un tributo Tchaikovsky, e Paolo Jannacci con un concerto dedicato al geniale papà Enzo, la rassegna ospiterà l’“anticonformista” Lucas Debargue, la stella inglese Carly Paoli, gli Extraliscio, la figlia d’arte Frida Bollani-Magoni, Brunello, Kurt Elling, ilCarnival Party, la violinista Sinranossian e Barcelona Opera Rock. Fra i direttori d’orchestra: Piovano, Sivilotti, Molinelli, Romano e Marcianò. Paolo Jannacci, “Vengo anch’io, no tu no!”. Ingresso: Poltronissima 50euro, Platea centrale e Prima galleria, 40euro; Seconda e terza galleria 30euro. Abbonamenti: Poltronissima 255euro; Platea centrale e Prima galleria 220euro; Seconda e terza galleria 195euro. Info, Taranto: via Tirrenia 4 (099.7304422); via Giovinazzi 28 (3929199935). Sito: orchestramagnagrecia.it
PAOLO JANNACCI
Paolo Jannacci è un musicista a tutto tondo, poliedrico. Figlio del grande Enzo Jannacci, anche grazie alla sua partecipazione al Festival di Sanremo 2020 si è fatto conoscere dal grande pubblico come cantante, compositore e pianista.
Il 4 ottobre 2019 è uscito su label Ala Bianca Records “Canterò”, l’album che segna il suo debutto da cantautore. Con “Canterò” Paolo Jannacci ha realizzato un’opera che ha unito novità e maturità, dove si ritrova tutta l’eredità di un’imprescindibile tradizione cantautorale, accanto a uno sguardo del tutto calato nel mondo di oggi. Diversi gli ospiti nel disco, dal giornalista e scrittore Michele Serra che firma le liriche della title track, all’irresistibile featuring di JAX in “Troppo Vintage”, a Claudio Bisio, con tutta la sua inconfondibile ironia in “Mi piace”, fino ai Two Fingers che mettono il loro marchio nell’arrangiamento e nel rap di “L’unica cosa che so fare”.
Sanremo 2020
Dopo il suo debutto come cantante e cantautore, lo step successivo si è concretizzato con la partecipazione al Festival della canzone italiana con la ballata “Voglio parlarti adesso”.
Prodotta da Maurizio Bassi e scritto dallo stesso Maurizio Bassi con Emiliano Bassi, Andrea Bonomo e Paolo Jannacci, “Voglio parlarti adesso” racconta in maniera delicata ed intensa, l’amore di un padre verso la figlia. “Voglio parlarti adesso” è stata inclusa, assieme all’inedito “Musica è un fiume” nel disco Canterò (Sanremo 2020 Edition).
Bio
Diventa un musicista professionista dal 1988. Vanta collaborazioni con grandi artisti, citandone alcuni: Dario Fo, Paolo Conte, Chico Buarque, Ornella Vanoni, Claudio Bisio, Massimo Ranieri, J-Ax e soprattutto il padre Enzo di cui ha prodotto tutti i dischi dal 1994 al 2013.
Tra le onorificenze più importanti: Targa Tenco: 2002 (miglior canzone italiana “Lettera da lontano”), 2004 (miglior canzone italiana “L’uomo a metà”), 2005 (migliore album “ Milano 3-6-2005”).
Nell’ambito del jazz ha pubblicato gli album strumentali: “Notes” 1999, “Tape 1” (2004), “My Tangos” (2005), “Trio” (2008), “Allegra” (2013) “Hard Playing (2017).
Ha scritto per Mondadori “Aspettando al Semaforo”, l’unica biografia di Enzo Jannacci che racconta qualcosa di vero (2011)