Taranto: Montervino, ‘Il gruppo non verrà smantellato’

Il diesse sul prossimo campionato di Serie C: ‘Sarà avventura stimolante’

TARANTO
21.06.2021 12:16

(di Tullio Luccarelli) All’indomani del ritorno nel calcio professionistico, il DS del Taranto, Francesco Montervino, riflette sulla stagione appena trascorsa, sugellata dalla vittoria del girone H. «Perché stavolta il Taranto ce l’ha fatta? Nelle mie precedenti esperienze ero arrivato secondo. E sa che avevano in comune? La partenza ritardata, il ritiro, come momento di conoscenza e aggregazionecompletamente, o quasi, saltato - spiega a La Gazzetta del Mezzogiorno -. Stavolta abbiamo avuto il tempo di fare tutto. Abbiamo rispettato le dinamiche del calcio. Diciannove dei ventiquattro calciatori che hanno portato a termine il campionato erano in ritiro. Non è un caso. Significa che la stragrande maggioranza delle scelte si è rivelata corretta. E che si è creata quell’alchimia di gruppo che sta alla base di ogni impresa. Mi rimprovero solo l’ingaggio di Stracqualursi; lì ho sbagliato. Ma non ho alcuna difficoltà a riconoscerlo». Montervino non ha smesso di crederci. «Mai avuto dubbi. Mai pensato che non l’avremmo fatta. Non è eccesso di autostima: è solo consapevolezza del lavoro che stavamo facendo. Degli sforzi profusi, dei sacrifici sopportati, del rendimento garantito». La Serie C non è un campionato soltanto diverso, bensì «altro», in ogni sua sfaccettatura.  «Serve un salto di qualità generale, dobbiamo crescere tutti e farlo in fretta. Studio, applicazione, lungimiranza, serenità di giudizio: l’ambiente deve svoltare; a richiederlo è il calcio a cui andiamo incontro». Francesco Montervino ribadisce come la rosa non vada rivoluzionata, anzi precisa: «Chi ha vinto merita rispetto e il rispetto presuppone un momento di riflessione, che ci sarà e riguarderà ogni calciatore. Io dico che ci saranno integrazioni significative in ogni reparto, com’è normale che sia. Il Taranto non verrà smantellato, non sarebbe logico e aggiungo: non fissiamoci coi nomi altisonanti e non pensiamo alle grandi sfide che ci attendono». Il DS confermato e con la mente rivolta al lavoro. «Io lavoro sodo, ogni giorno».  Mister Giuseppe Laterza può esser ritenuto, allo stesso modo, ancora parte integrante del progetto tecnico?«Certo che sì, Laterza ha vinto, come si fa a discuterlo? Deve finire di costruirsi, come ognuno di noi; non si smette mai di imparare. Tutte le volontà, allo stato attuale, coincidono: quella del presidente Giove, la mia e quella di Laterza. Siamo un gruppo, c’è stima reciproca».  Il dirigente ionico è indirizzato al prossimo campionato, che si preannuncia già da adesso di un livello altissimo, pullulato da tante squadre con una tradizione storica importantissima; più che un campionato di Serie C, si prefigura una sorta di serie B2.  «Sarà stimolante per tutti giocare a Palermo, Catania o affrontare il Bari. Ma il Taranto ha il dovere di mettere da parte il blasone e calarsi nella nuova dimensione con umiltà.Non ha senso, adesso, parlare di obiettivo; non c’è un obiettivo. C’è la voglia di arrivare preparati e di continuare a crescere. Sono giorni, questi, dedicati al disbrigo degli aspetti burocratici. C’è da perfezionare l’iscrizione al campionato. Ma conosco il mio lavoro e ho già le idee chiare».

Rematori Taranto Magna Grecia LNI: La rivincita delle over 40
Taranto: Pagelle stagionali, Guastamacchia leader silenzioso