Taranto, Casartigiani: ‘Incontro positivo con il ministro Urso’
‘Ma continueremo a vigilare poiché il territorio tarantino affronta molte problematiche’
Adolfo Urso, ministro delle imprese e del Made in Italy, è arrivato a Taranto per inaugurare la prima Casa del Made in Italy in Puglia. Durante la visita, ha incontrato i commissari straordinari, le istituzioni politiche locali, regionali e nazionali, nonché le associazioni datoriali e sindacali per discutere della situazione dell'indotto ex Ilva.
"Siamo molto soddisfatti dell'incontro di ieri in Prefettura - ha dichiarato Stefano Castronuovo, coordinatore regionale di Casartigiani Puglia -. Ringraziamo il ministro e i commissari straordinari che hanno lavorato per trovare soluzioni dopo aver accolto le nostre segnalazioni. Tuttavia, continueremo a vigilare su ogni aspetto, poiché il territorio tarantino affronta molte altre problematiche, come quelle riguardanti il Porto e la burocrazia, che rischia di compromettere ulteriormente il sistema aziendale già sotto pressione".
Durante l'incontro, Urso ha rassicurato che dopo aver affrontato i crediti prededucibili si prenderanno in considerazione anche i casi delle imprese non bancabili, inclusi diverse PMI di autotrasporto. Queste rassicurazioni sono state ben accolte da Casartigiani, che aveva dubbi sulla liquidazione dei crediti degli operatori dei trasporti che lavorano in regime di subvezione.
Il commissario straordinario Giancarlo Quaranta ha dichiarato che la problematica relativa alla gestione degli appalti dei trasporti è in via di risoluzione e che presto verranno formalizzate le verifiche sulle segnalazioni avanzate mesi fa da Casartigiani. L'associazione aveva chiesto maggiore chiarezza sulle aziende con contratto che gestiscono effettivamente i trasporti, lasciando altre contrattiste senza assegnazioni e costringendole a operare in subvezione.
Infine, riguardo alla richiesta di Casartigiani per l’istituzione della clausola sociale, i commissari e il ministro Urso hanno assicurato il coinvolgimento delle associazioni datoriali nella discussione del bando di vendita, garantendo che il nuovo investitore dovrà offrire garanzie anche alla filiera dell’indotto.