Taranto: Covid, sindaco Melucci ‘Obbligati a nuove restrizioni’

Il primo cittadino: ‘Così proprio non va, con questi contagi il sistema collassa’

CRONACA
Iv.
11.11.2020 14:31

Il Sindaco Rinaldo Melucci ha partecipato oggi, mercoledì 11 novembre, al tavolo organizzato dal Prefetto di Taranto sulle questioni attinenti all'ordine e alla sicurezza pubblici, in relazione soprattutto agli aggiornamenti dei dati dell'emergenza epidemiologica da Covid-19. Il tavolo è stato allargato, nel corso della mattinata, a tutti i sindaci della provincia ionica, per discutere la possibilità di provvedimenti restrittivi, per quanto fattibile armonizzati tra i singoli comuni, proprio sulla scorta della criticità che sta assumendo la curva dei contagi. Infine, il primo cittadino ha guidato una nuova seduta della conferenza degli amministratori e del sistema sanitario del territorio, che per altro ha visto la partecipazione del Governatore Michele Emiliano e del responsabile della task force regionale Pier Luigi Lopalco, all'interno della quale sta avvenendo il monitoraggio del riordino dei posti letto provinciali, del personale e degli equipaggiamenti funzionali al trattamento del Covid-19, come anche una riflessione sul tracciamento e su una maggiore disponibilità di test e tamponi. «Troppi cittadini stanno ancora sottovalutando la situazione, le fotografie di certe aree pubbliche e commerciali nell'ultimo fine settimana sono il sicuro viatico per la zona rossa, per ulteriori danni economici e soprattutto per altri decessi - ha stigmatizzato il primo cittadino di Taranto a margine di tutti gli incontri istituzionali odierni -. Noi abbiamo la responsabilità di fare tutto il possibile per evitare o quanto meno ritardare questo scenario, ragion per cui stiamo preparando una nuova ordinanza, coinvolgeremo oggi stesso le associazioni di categoria, serve ovviamente la collaborazione di tutti. Per l'organizzazione più strettamente sanitaria, siamo tornati a chiedere ad ASL approfondimenti su alcune notizie di stampa non proprio rassicuranti, abbiamo nuovamente sollecitato il coinvolgimento delle strutture private, per non gravare sui pazienti di altre patologie, e infine abbiamo spinto per l'istituzione almeno di un drive-through nel capoluogo, con il contributo delle forze armate. Per questo abbiamo già fornito la piena disponibilità dell'area di Cimino».

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